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8-11 dicembre.
Arrampicata: Dentelles du Montmirail (Francia-Haute Provence).
Sfruttando le temperature particolarmente miti di questo inizio
dicembre, siamo andati a scalare ai Dentelles du Montmirail nel
cuore della Provenza a due passi dal Mont Ventoux. La falesia delle
Dentelles è uno dei siti di scalata più vecchi della Provenza, ma la
roccia particolarmente rugosa a gocce, lame e tacche non ha ancora
risentito della lunga frequentazione. Si scala su entrambi i lati di
questa incredibile formazione calcarea, così in base al periodo e
alla temperature si possono scegliere i settori a nord o a sud. Noi
siamo stati al settore Chaine du Clapis (pieno sud, sole tutto il
giorno) che con i suoi quasi 200 tiri dal 4 al 8b tutti ottimamente
attrezzati a fittoni su ottimo calcare può soddisfare anche il
climber più esigente. La scalata è sempre tecnica ed esigente anche
sugli strapiombi dove prevalgono le prese piccole e nette.
Incredibilmente nonostante il ponte pochissima frequentazione: in 4
giorni abbiamo incontrato solo altre 6-7 cordate!
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25-28 novembre.
Arrampicata: San Vito lo Capo (Sicilia).
E' ormai il terzo anno consecutivo che a fine Novembre effettuiamo
una trasferta lampo di 4 giorni tra le
belle falesie di S. Vito lo Capo all'insegna delle arrampicate,
delle mangiate di pesce e degli immancabili cannoli! Questa volta
assieme ai soliti Ricky, Enrico, Rosanna, Mari ed Erika si sono
uniti altri due gruppi per formare un team eterogeneo di 16
scatenati arrampicatori piemontesi alla ricerca delle più
incredibili linee d'arrampicata siciliane. Terreno d'azione è stata
soprattutto la falesia di Salinella con i suoi settori Campo Base,
Cala Mancina e Grotta del Cavallo, tra strapiombi, canne e buchi, ma
anche placche, tacche e gocce. Ultimo giorno nella piccola ma non
per questo meno interessante falesia del Parco Ceriolo. I tiri
provati tantissimi, ma ancora di più quelli non ancora saliti:
toccherà tornare anche il prossimo anno!
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18 novembre.
Arrampicata trad: Torre di Aimonin (valle Orco).
Sfruttando queste incredibili giornate autunnali con sole e
temperature miti, con Felice e Domenico siamo stati alla Torre di
Aimonin per una giornata all'insegna dell'arrampicata con friend e
nut. La scelta della Torre di Aimonin si è rilevata azzeccata, con
la parete scaldata dal sole (fino alle 14:30 in questa stagione) si
scalava tranquillamente in maglietta. Dopo un po' di prove sul primo
tiro di una notte a Tahiti, abbiamo percorso la classica via del
Diedro.
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29 ottobre-1 novembre.
Arrampicata: Buoux (Francia).
Come da consuetudine, sosta a Buoux per spezzare il viaggio di
ritorno dalla Spagna, dove abbiamo incontrato anche gli amici Gian e
Erika. Gran affollamento come sempre durante il ponte del 1
novembre, ma con tutti i suoi tiri e settori alla fine si riesce a
scalare bene senza ressa. Gran caldo e sole che certo non aiuta a
tenere i buchi e le piccole prese sulle placche grigie, ma
divertimento assicurato come sempre su queste belle pareti che hanno
visto passare intere generazioni di climbers dagli albori
dell'arrampicata sportiva ad oggi.
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26-27 ottobre.
Arrampicata: Montsant (Spagna).
Breve discesa ancora verso il sud delle catalogna e ultima tappa in
terra spagnola a Montsant. La zona di Montsant è probabilmente la
zona con maggior numero di falesie d'Europa visto che nel giro di
pochi chilometri ci sono posti come Siurana, Margalef e Montsant
(oltre alle "minori" Prades, Arbolì, Mussara, La Riba...). Avendo
già scalato nel passato negli altri posti, ci rimaneva ancora da
scoprire Montsant, ed è stata una bella scoperta! Il conglomerato di
Montsant ricorda più la roccia di Ceuse che quella di Margalef. I
buchi sono sempre buoni e di dimensioni generose, e le vie sono
all'insegna della continuità a volte estrema con vie lunghe anche 50
m e quasi mai più corte di 35m! Attrezzatura impeccabile, non è
inconsueto dover partire con più di 20 rinvii attaccati all'imbrago!!
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23-24 ottobre.
Arrampicata: Villanova de Meia (Spagna).
La catalogna è ricchissima di falesie, ma anche di pareti dove sono
attrezzate vie di più tiri. Nel giro di pochi chilometri ci sono
posti come Collegats, Terradets e Villanova de Meia che presentano
centinaia di vie per tutti i gusti. Noi abbiamo passato due giorni a
Villanova, il primo giorno nella piccola ma bella falesia della
Cupola, mentre il giorno successivo abbiamo fatto la via "Papisuca"
(200m 7a max-6b obbl.) sulla parete principale di Villanova: La Roca
dels Arcs. Su questa parete sono state tracciate 82 vie, tutte su
roccia super caratterizzata da lunghi tratti verticali e
strapiombanti a buone prese.
Per la via Papisuca sono necessari 14 rinvii e una corda da 50, due
corde se si vuole scendere in doppia (altrimenti comodamente a piedi
a sinistra per il Pas de Nerill).
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18-21 ottobre.
Arrampicata: Montgrony (Spagna).
Breve tour d'arrampicata in Spagna con Rosanna. Come prima tappa
siamo stati a Montgrony il monastero alle pendici dei pirenei. Il
posto è molto bello e tranquillo, la caratteristica delle pareti di
Montgrony sono le canne, ma l'arrampicata è varia, nello stesso tiro
si possono presentare diversi tipi d'arrampicata, dalle classiche
canne da pinzare, alla placca a tacchette per finire con uno
strapiombo a grosse prese.
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7 ottobre.
Arrampicata trad: Sergent (valle Orco).
Con Felice e Domenico abbiamo trascorso una giornata all'insegna
dell'arrampicata trad, cioè arrampicata in fessura con l'utilizzo
delle protezioni veloci (friend e nut). La parete scelta è stata
quella del Sergent (Ceresole-valle Orco) che, per questo tipo di
arrampicata, si presta benissimo con le sue fessure nette e
completamente da proteggere. Dopo essere stati alla parete
principale siamo scesi alle sottostanti pareti vicino al parcheggio,
dove negli ultimi anni sono nati alcuni brevi ma interessanti
itinerari. Poi classico finalone alla fessura Kosterliz!
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15-16 settembre.
Arrampicata: Croix de Fer "Demasiado corazon" e "Tipaul".
L'idea iniziale era il Wenden, ma come al solito le previsioni
svizzere non davano garanzia di tempo stabile, e allora ripiego sul
calcare della val d'Arvè (Sallanche-Chamonix), e che ripiego!
Con Riccardo siamo stati alla Croix de Fer, parete che nulla ha da
invidiare al miglior calcare del Wenden o del Verdon, certo le vie
non superano mai i 250m, ma dopo la stagione estiva con pochi metri
d'arrampicata nelle braccia, per me sono più che sufficienti visto
anche la verticalità e la continuità delle vie.
Come prima via abbiamo salito "Demasiado Corazon" itinerario
stupendo (solo la roccia sul tiro di 7c non è all'altezza degli
altri tiri), continuo e ben protetto.
Il giorno dopo abbiamo salito "Tipaul", che con i sui due primi tiri
con gradi stretti, chiodo lungo e roccia non sempre impeccabile da
subito la sveglia! Poi fortunatamente la situazione migliora e la
scalata diventa più interessante e rilassante.
Per l'avvicinamento noi siamo passati da Sallanche e poi per strada
sterrata (necessario un 4x4, in estate orari regolamentati) fino
alla bergerie sotto le pareti dove si può ottimamente bivaccare in
tenda. Da lì alle pareti meno di 1 ora d'avvicinamento vertiginoso e
esposto (meglio non prendere la pioggia in discesa!).
"Demasiado Corazon": 200m 7c max, 6b obbl. (7a+, 7a, 7a, 7a,
6c, 7c, 5c, 6c+). Materiale: 2 corde da 50m, 13 rinvii,
casco. Discesa: in doppia sulla via.
"Tipaul": 220m 7a max, 6c obbl. (6c, 6b, 6c+, 6c+, 6b, 7a/A0,
7a). Materiale: 2 corde da 50m, 13 rinvii, casco, utili
friends da 0.5 a 1 BD per i primi tre tiri. Discesa: in
doppia sulla via.
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7 settembre.
Alpinismo: Rateau (3769 m) cresta Ovest.
Con Giulio e Ivana abbiamo salito in giornata con gli impianti di La
Grave, la cresta ovest del Rateau. Si tratta di una salita di
soddisfazione, mai troppo lunga o difficile, ma già interessante che
alterna una prima parte glaciale a una cresta con qualche facile
passo d'arrampicata (III) sempre su ottimo granito.
Peccato solo per la meteo che, nonostante le previsioni di bel
tempo, ci ha impedito di godere del sole e dei panorami in cima, per
il resto ottime condizioni con cresta completamente asciutta (si
possono lasciare i ramponi al colletto) e ghiacciaio ancora in
discrete condizioni.
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29 agosto-4 settembre.
Alpinismo: Ecrins.
Una settimana d'alpinismo alla scoperta della parte più occidentale
del parco degli Ecrins nella Val Veneon (La Berarde) con Lele,
Alberto, Gianni e Roberto. Come prima salita abbiamo percorso la
bella cresta nord
della Pointe d'Amont (500m diff.:D), dal rifugio de la Selle (Vallon
du Diable).
Per l'accesso alla cresta servono i ramponi, mentre la picozza non è
necessaria. La cresta si percorre bene con una corda da 50m e una
serie di friend (dallo 0.3 al 2 BD). Dalla punta abbiamo poi
traversato verso la Aiguille du Soreiller e da lì al rifugio du
Soreiller. Il giorno successivo abbiamo percorso la via delle
placche (300m diff.: AD) alla Tete de Rouget. Roccia molto bella su
questa via facile ma interessante (corda da 50 e friend fino al 1 BD).
Per finire in bellezza ci siamo portati a casa anche due belle vie
moderne a spit sull'incredibile Aiguille Dibona, una nuova via
sull'estrema sinistra (200m 8a max, 7a obbl.) e la classica Coup de
Bambou (300m 7a max, 6a obbl.) recentemente richiodata.
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24-25 agosto.
Alpinismo: Monte Bianco.
Sfruttando l'acclimatamento del Kilimanjaro Pierluigi e Simone, a
soli due giorni dal rientro in Italia, si
portano a casa anche la vetta più alta delle alpi, salito
dall'itinerario dei tre monti con partenza dal rifugio dei Cosmiques. Chi non ha
superato invece questo tour de force dell'alta quota è stata la mia
macchina fotografica che mi ha abbandonato sul più bello... Quindi
niente foto questa volta.
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10-22 agosto.
Viaggi: Tanzania e Kilimanjaro.
Bellissimo viaggio nel cuore dell'Africa con Gabriella, Paola,
Rosanna, Pierluigi, Gianpietro e Simone. L'obiettivo era la salita
al Kilimanjaro che con i suoi 5895m è la montagna più alta del
continente, ma soprattutto la visita a un paese straordinario come
la Tanzania.
Il Kili l'abbiamo salito dalla Machame Route, che si è rilevata
molto bella e varia con un continuo cambiare di paesaggi e flora per
un totale di 6 giorni a spasso per questo incredibile vulcano.
Per poi concludere degnamente il viaggio ci siamo anche concessi la
visita a due parchi, al piccolo ma affascinante parco di Arusha e al
giustamente famoso cratere di Ngorongoro, dove abbiamo potuto vedere
tutte le specie animali tipiche della savana, peccato solo che il
leone sia sempre rimasto in lontananza, troppo per essere
fotografato, toccherà tornare!
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1-3 agosto.
Alpinismo: Raid Ecrins.
Di nuovo negli Ecrins, questa volta con gli scatenati trentini,
Bepi, Rino e Claudia, per una tre giorni nel massiccio dell'Oisan.
Splendide giornate con temperature finalmente estive. Abbiamo salito
prima il Dome des Neiges (4015m) e poi il Pic des Agneaux (3664m).
Ancora ottime condizioni sul tutte le salite su neve della Barre dal
canale della Barre Noir alla diretta Coolidge.
E adesso ci si prepara per la trasferta africana!
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28-29 luglio.
Alpinismo: Traversata del Pelvoux
(3946m).
Giustamente definita una delle più belle traversate su questa
difficoltà (PD+), sicuramente una grande course soprattutto visto la
lunghezza della discesa (2500m!), che alterna tratti facili
d'arrampicata (II) a calate e tratti su ghiacciaio.
Attualmente le condizioni sono ottime, il canale Coolidge è in
condizioni perfette, tutta neve portante con ottima traccia e niente
ghiaccio. Anche la discesa del ghiacciaio des Violettes non presenta
problemi, poi iniziano i tratti d'arrampicata alternati a brevi
calate (noi ne abbiamo effettuate 7, necessaria una corda da 50m)
dei vari speroni di roccia per raggiungere il nevaio Pelissier dove
finiscono le difficoltà. La cengia di Ailefroide per tornare al
parcheggio è ben segnata e non presenta alcuna difficoltà (qualche
facile passaggio d'arrampicata in discesa).
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19-22 luglio.
Alpinismo: Raid Monte Rosa.
Quattro giorni in compagnia di Claudia, Daniele e Pierluigi lungo la
classica attraversata del Rosa. Il primo giorno clima da fine
autunno e fitta nevicata dai 2500m in su. In quota sono scesi fino a
30-40 cm di neve fresca lavorata dal forte vento, tutte le salite
del Rosa sono state però subito ritracciate e attualmente ci sono
ottime condizioni, i ghiacciai del Rosa non sono mai stati così
chiusi a fine luglio come quest'anno!
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16 luglio.
Arrampicata: Cima Ovest di Lavaredo via Cassin.
Una
settimana in dolomiti in compagnia di Michele e Mauro. Meteo
capricciosa con consueti temporali pomeridiani, ma questo non ci ha
impedito di salire qualche bella via alle torri del Sella e in val
Gardena, ma soprattutto di percorrere il bellissimo tracciato frutto
dell'intuito del grande Cassin sulla parete nord della cima Ovest di
Lavaredo. La via è lunga 550m ed è caratterizzata da un lungo
traverso sopra i grandi strapiombi e da diversi tiri sopra il VI
grado, con due tiri decisamente più impegnativi (soprattutto il tiro
che conduce al traverso, 7a di continuità in strapiombo). La via è
interamente chiodata, sono necessari però friend medio-piccoli per
proteggere i tiri più facili.
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2-3 luglio.
Alpinismo: Monte Rosa.
Classica salita alla capanna Margherita con Paola, Doriano, Danilo,
Narciso e Sergio. Prime prove di alta quota superate
brillantemente da tutti, grazie anche al meteo perfetto e condizioni
ottime dei ghiacciai, molto più innevati adesso che a maggio. Ancora
tanta gente con gli sci, che sicuramente si sono goduti un bella
discesa fino a punta Indren. Attualmente le funivie da Gressoney per
il passo dei Salati sono ferme per manutenzione, c'è però un
servizio di taxi con jeep (partenza dal prato subito sopra la
biglietteria, tel.: 345.1181536) che permette di raggiungere la
funivia di punta Indren che è normalmente in funzione. Nessun
problema se si sale invece da Alagna.
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29 Giugno - 1 luglio.
Alpinismo: Raid Monte Bianco.
Tre giorni in giro per il gruppo del Bianco con Loredana e Roberto.
Saliti da Courmayeur, primo giorno traversata della valle Blanche,
secondo giorno salita della breve ma bella e didattica cresta della
Pointe Lachenal. Ultimo giorno salita al mont Blanc du Tacul.
Condizioni della montagna ottime, tutte le salite sono tracciate,
ottima traccia anche sul monte Bianco dai 3 monts. Accoglienza come
sempre impeccabile al rifugio dei Cosmiques.
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24 Giugno.
Arrampicata: Pianarella "Zahnwehherrgott".
Sfruttando le temperature ancora incredibilmente miti per questo
inizio d'estate, con Rosanna siamo andati a ripetere l'ultima via
nata sul paretone di Pianarella (Finale Ligure). La via è stata
aperta da M. Fellanda e soci, è interamente protetta a resinati
della Australianalpin e da qui il nome in tedesco. La chiodatura è
ottima, non ravvicinata come nelle vicine vie (vedi Gni e INPS), i
passi bisogna farli, ma sono sempre ben protetti. Per raggiungere
l'attaccco della via bisogna percorrere tutto il canale dopo il muro
della via Grimonet, percorrere il primo tiro della INPS e poi
deviare a destra seguendo fedelmente i fittoni marchiati
Australianalpin. Noi invece per aggiungere un tiro abbiamo attaccato
direttamente dalla Grimonet che abbiamo percorso fino alla grande
erosione. Da lì con un traverso in discesa abbiamo raggiunto la
sosta del secondo tiro.
Zahnwehherrgott 200m 7a max - 6b+ obbl.:
L0: la via parte facendo il primo tiro della inps, poi tira su
dritta;
L1 6b;
L2 6c; Il tiro di 6c é unibile a quello di 6a+ 50 metri 14/15
rinvii.
L3 6a+;
L4 7a;
L5 6c+;
L6 6b+;
L7 6c.
Discesa: dalla cima per sentiero (bolli rossi) si ritorna al
parcheggio.
Materiale: corde da 50m, rinvii.
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24 Maggio.
Arrampicata: Allertallos 8a.
L'arrampicata sportiva è fatta di falesie, vari tipi di roccia,
stili diversi, ma soprattutto di gradi! Oggi dopo diversi tentativi
finalmente anch'io arrivo al grado 8 con la salita in libera della
via Allertallos nella falesia di Gravere. Poter salire una via di
grado 8 era sicuramente un bel obiettivo che nutrivo da tempo, ma
mai avrei pensato di raggiungerlo a inizio stagione con pochissime
giornate di arrampicata nelle braccia, si vede che gli allenamenti
per lo scialpinismo funzionano meglio delle serate passate al
pannello!!
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21-23 Maggio.
Scialpinismo: Strahlhorn e Allalinhorn.
Ultime
gite di stagione con Renata, Daniele e Ilario, questa volta siamo
stati nel Vallese per salire due 4000. Il primo giorno con la
funivia del Fleskinn (l'unica ancora aperta a Saas Fee con un unica
corsa giornaliera alle 16:30) siamo saliti alla Britannia Hutte. Il
secondo giorno abbiamo salito lo Strahlhorn (4190m) con ritorno
nuovamente alla Britannia Hutte. Il giorno successivo giornata
splendida, e salita all'Allalihorn (4027m) dove abbiamo trovato
ottima neve fresca grazie ai forti temporali della notte. Condizioni
ancora buone, sfruttando le lingue di neve nelle piste si scende
fino a circa 2200m.
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1 Maggio.
Scialpinismo: Mezzalama.
Il
Mezzalama è forse la gara di scialpinismo tra le più note ed
importanti dell'intero circuito. Si svolge ogni due anni e si può
partecipare in cordate composte da tre elementi, con partenza da
Cervinia e arrivo a Gressoney, lungo un percorso di 45 km che
attraversa il massiccio del Rosa con il superamento del Castore
(4228m) e del Naso del Lyskamm.
Nel 2001 quando conclusi il mio primo Mezzalama esclamai le ormai
famose parole "se la prossima volta mi viene in mente di rifarlo,
sparatemi nei piedi!". Poi gli anni passano e ci si dimentica della
fatica...e così ci sono ricaduto una seconda volta nel 2009 e una terza quest'anno. Questa volta ho avuto il piacere e l'onere di
partecipare con Riccardo O. e Matteo G. due forti colleghi nonchè
amici.
Record di partenti con quasi 400 squadre.
Percorso durissimo in questa edizione, con più di 3000m di dislivello dovuto
alla nuova tracciatura con il passaggio dal colle della fronte causa
le cattive condizioni del Naso. Il tutto unito a condizioni
meteo non certamente favorevoli, con gran freddo e vento, che ha
causato il ritiro di molte squadre tra cui anche i favoriti
dell'esercito. Per la cronaca ha vinto la squadra di Killiam,
William e Blanc in 4h e 34min con appena 18 secondi sugli italiani Seletto, Pedrini e Lanfranchi. Tra le donne invece hanno avuto la
meglio le italiane Pellissier, Martinelli e Pedranzini in 5h e
28min. Per noi un più che soddisfacente 39° posto in 6h e 12min, non
male considerando anche che era la prima volta che sciavamo assieme
(e sulla prima discesa si è subito visto...).
classifica XVIII Mezzalama
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20 Aprile.
Scialpinismo: Breithorn.
Si
sfruttano ancora le ottime condizioni in alta montagna per un'altra
puntata a 4000m. Questa volta, utilizzando gli impianti di Cervinia
fino a Plateau Rosà, saliamo assieme a Giovanni e Alessio il
Breithorn occidentale (4139m).
Ottima traccia in salita, si arriva tranquillamente in cima con gli
sci e i rampant. Molta gente in giro, soprattutto tutine, il
mezzalama si avvicina...
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17-18 Aprile.
Scialpinismo: Monte Rosa.
Due
giorni di scialpinismo nel gruppo del Rosa con Tazio e Marco. Il
primo giorno siamo saliti con gli impianti di Gressoney fino a punta
Indren e poi da lì alla Punta Giordani (4046m). Discesa e notte al
rifugio Mantova. Il secondo giorno salita alla punta Gniffett
(4554m), lungo il ritorno abbiamo ancora salito altri due
4000, il corno Bianco o
Ludwigshohe (4341 m) e il
Corno Nero (4322 m). Poi lunga discesa fino a Gressoney, dove si
arriva con gli sci a 100m sopra il parcheggio di Staffal. Buone
condizioni sui ghiacciai, anche se la neve inizia a scarseggiare e
si vedono già i primi crepacci. Le pareti del Lyskamm e del naso
sono invece in ghiaccio vivo.
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10 Aprile.
Scialpinismo: Becca di Gay.
Due
giorni di scialpinismo nel vallone del Piantonetto in valle
dell'Orco. Sabato siamo saliti al rifugio Pontese, per poi salire
una delle classiche del vallone: la Becca di Gay. Il gran caldo di
questi giorni ci ha costretto ad una partenza prima dell'alba, ma in
questa maniera siamo riusciti a scendere prima delle 10 con
condizioni di neve buone, un po' marcia nel canale ma ancora ottima
nel vallone prima del rifugio. Dal rifugio alla macchina si va a
piedi, mentre si rimettono gli sci per il lungo lago.
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1 Aprile.
Scialpinismo: Rognosa del Sestriere.
Con
Ilario e Alessio siamo stati alla rognosa del Sestriere partendo da
Besse Haut. Gli sci si mettono poco dopo il paese, e da lì
l'innevamento è perfetto fino in cima. La meta iniziale era il Giurnalet,
ma sul pendio finale c'è stato un grosso distacco che probabilmente
ha reso la neve poco sciabile. Quindi abbiamo ripiegato sulla più
alta ma più vicina Rognosa, che ci ha regalato una stupenda sciata
su neve primaverile da favola.
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31 marzo.
Scialpinismo: Francais Pelouxe.
La
Francoais Pelouxe regala sempre belle sciate. Dopo averla fatta in
neve polverosa a inizio stagione, questa volta si presenta in veste
primaverile con il classico firn perfetto, pendio liscio come un
biliardo e buon grip. Noi siamo saliti con i ramponi visto che il
manto nevoso teneva bene, poi breve cresta alpinistica facile per
arrivare alla classica croce di vetta e via per la discesa che non
ha tradito le aspettative. Complimenti a Giulio, Giovanni e Marco
alle prime esperienze di sci ripido.
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27 marzo.
Scialpinismo: 3 Rifugi.
Si
continua con le gare di scialpinismo, questa volta assieme a
Riccardo O. abbiamo partecipato alla 3 Rifugi, gara storica sulle
alpi marittime giunta alla 59° edizione. Per la troppa neve non si è
potuto fare il percorso originale con la salita al Marguareis, ma
gli organizzatori hanno saputo comunque allestire un percorso di
tutto rispetto con 2300m di dislivello positivo distribuiti su 3
salite con anche tratti di cresta da percorrere a piedi. La gara
assegnava anche il titolo italiano a coppie, che è andato al duo
dell'esercito Trento-Reichegger per i maschi e alle due bormine
Pedranzini-Martinelli per le donne.
Per me e Riccardo un buon 19 posto (classifica)
che fa ben sperare per le prossime gare.
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24 marzo.
Scialpinismo: Piramid Vincent (4215m).
Primo 4000 della stagione con Giulio assieme anche al collega
Riccardo O. con Edo e Alberto. Siamo saliti con le prime funivie di
Gressoney alla Punta Indren e poi da lì lungo il classico itinerario
che passa dai rifugi Mantova e Gniffetti. Giornata caratterizzata
dal gran caldo, sole, cielo azzurro e assenza totale di vento. In
discesa un po' tutti i tipi di neve. Buone condizioni generali
anche se quest'anno il gruppo del Rosa non gode di tantissima neve,
tracciati praticamente tutti gli itinerari e discese. Per scendere a
Gressoney noi abbiamo seguito il classico itinerario del canalino
dell'aquila attualmente molto battuto e con diverse gobbe.
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5 marzo. Fuoripista: Jafferau.
Quest'anno non verrà certamente ricordato come i precedenti per le
molte precipitazioni nevose; però sfruttando le "poche ma buone"
nevicate si possono annoverare diverse ottime giornate di
fuoripista. Basta saper sfruttare le condizioni e non farsi trovare
impreparati... Già prima delle 9 orde di freeriders si accalcavano
alla partenza dell'ovovia dello Jafferau, e in poche ore quasi tutti
i pendii venivano tracciati, non rimaneva che spostarsi dalle solite
tracce e andare alla ricerca dei pendii più nascosti e "segreti".
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3 marzo. Scialpinismo: cronoscalata in notturna (Ala di Stura).
Ripresa a pieno ritmo la stagione di gare di scialpinismo. Dopo
alcune gare in notturna e un paio di giorno tra Piemonte e Valle
d'Aosta, questa volta siamo stati ad Ala di Stura per la
cronoscalata denominata "the race". Sono 900m di dislivello dal
paese di Ala fino alla cima degli impianti, fatti tutti sotto una
fittissima nevicata.
Per me prestazione più
che onorevole con un 5° posto assoluto, a meno di 3 minuti dal primo,
su novanta partecipanti (classifica). Adesso però non
bisogna sedersi sugli "allori" ma allenarsi sul serio, il 30 aprile
è vicino e i due soci "calienti"!!
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20-26 febbraio. Scialpinismo:
Marocco, Alto Atlante.
Bellissima spedizione extraeuropea di scialpinismo con Rosanna,
Orfeo, Stefano, Marco, Al, Alby, Jimmy e Luca all'insegna del sole,
grandi sciate e ottimo cibo! Le montagne dell'Alto Atlante in
Marocco si prestano benissimo all'attività dello scialpinismo
presentando ottimi valloni, canali, colli e pendii dove potersi
scatenare in discese degne delle nostre alpi. La zona del Toubkal è
sicuramente la migliore, con diverse montagne che superano i 4000m e
con il rifugio omonimo che sorge a 3200m e che permette di
effettuare molte gite facendo base sempre nello stesso posto. Noi
abbiamo trovato ottime condizioni, mai una nuvola o vento,
innevamento non abbondantissimo ma sufficiente per fare tutti gli
itinerari previsti, anzi ben di più visto l'ottimo stato di forma di
tutti i partecipanti!
Già il primo giorno non ci siamo accontentati dei 1500m di
avvicinamento al rifugio, ma per studiare un po' gli itinerari io e
Alby ci siamo spinti fino al Tizi n'Ouagane (3750m), mentre Al e
Jimmy testavano la neve sul Tizi n'Ouanoums (3680m).
Il secondo giorno effettuiamo il "Gran Tour del Ras", salita al
Tizi n'Ouagane, discesa dal suo versante sud (diff. 3.3 E1), salita
del canale O (45°) del Timezguida (4088m), traversata al Ras
(4083m), discesa del suo canale NE (diff. 4.2 E2), breve risalita al
Tizi n'Ouanoukrim (3965m) per poi scendere il vallone omonimo fino
al rifugio, per concludere così un bellissimo giro.
Il terzo giorno si alza la posta... Al mattino saliamo il couloir NE
della Breche des Clochetons (3920m diff. 3.3 E1), definito
giustamente dalla guida come uno dei più belli del massiccio. Poi
breve sosta con classico thè alla menta al rifugio e salita alla
cima simbolo dell'Alto Atlante: il Toubkal (4167m), con bella
discesa pomeridiana su neve primaverile.
Il quarto giorno salivamo l'Akiod (4030m) dal Tizi Afella con
discesa del suo canale NE (diff. 4.2 E1) attraverso il Tizi n'Ouanoukrim,
per poi rientrare a Imlil per la festa di fine raid al gite di Abdou
dove, inaspettatamente e per la gioia di tutti, trovavamo anche una
cassa di birra!
Una giornata di turismo tra i giardini e il souk di Marrakech
concludevano degnamente un viaggio che sicuramente rimarrà nella
memoria di tutti i partecipanti!
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18 febbraio. Fuoripista:
Prali.
Ormai il freeride è esploso negli ultimi anni, e poter trovare spazi
intonsi di neve fresca utilizzando gli impianti è diventato sempre
più difficile. Bisogna approfittare delle precipitazioni nevose e
sapere cogliere l'attimo. Con Jacopo siamo stati a Prali, subito
dopo le recenti precipitazioni. Qualche traccia del giorno
precedente c'era, ma nella famosa "Galassia" c'erano ancora tante
possibilità per potersi divertire e lasciare sulla neve la propria
firma! E ovviamente non ci siamo tirati indietro...
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13 febbraio. Scialpinismo:
Costa del Becco.
Uscita nutrita di sci-snowboardalpinismo. Irene, Giovanna, Guido e
Federico in tavola; Giovanni e Marco invece a tenere alto il nome
degli scialpinisti. Con un gruppo così numeroso ed eterogeneo la
scelta dell'itinerario non è semplice. Alla fine siamo stati alla
Costa del Becco sopra Rochemolles. In macchina dopo i recenti caldi
si riesce ad arrivare fino alla Decoville. I pendii finali sono ben
innevati, anche se nella parte iniziale spunta qualche chiazza di
erba. Neve di tutti i tipi, dalla farina (poca) alla trasformata
(molta), ma sempre ben sciabile.
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12 febbraio. Fuoripista: La Grave.
Con Marco, Cristina e Paola siamo stati a La Grave per una giornata
di fuoripista. L'innevamento non è sicuramente ottimale, ormai dalle
ultime nevicate sono passate diverse settimane. La parte alta fino a
2400m è su neve dura ma ancora buona e ben sciabile, sono presenti
gobbe nei tratti più ripidi. La discesa fino all'intermedia a 1800
invece presenta nella parte finale diversi tratti ghiacciati. Adesso
si attendono le prossime nevicate!
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9 febbraio. Scialpinismo:
Rocca la Marchisa.
Abbandonati i pendii esposti a sud dopo le "sorprese" dello Sbaron,
con Alessio siamo andati alla ricerca della farina alla Rocca la
Marchisa in valle Varaita. E l'abbiamo trovata! Siamo saliti da S.
Anna verso il colle est della Marchisa, e poi da lì per pendii
esposti a sud (utili coltellii o ramponi) verso la cima. In discesa
invece abbiamo attaccato direttamente il ripido canale ben visibile
in salita che parte poco sotto la cima orientale. Neve semplicemente
spettacolare e solo una traccia precedente. Arrivati poi a circa
2600m siamo passati nel vallone Camosciera, attraverso la costa
Sturana, dove si scia ancora su ottima neve farinosa fino alla
statale. In buone condizioni anche la discesa dal colle delle Sagneres anche se molto tracciata.
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8 febbraio. Scialpinismo:
Sbaron.
Se si
ha a disposizione solo poche ore e si vuole fare una bella gita
mattutina al sole, sicuramente lo Sbaron è la meta ideale partendo
da Torino. Peccato che il caldo anomalo degli ultimi giorni abbia
lettteralmente squagliato la neve nella parte bassa. Appena arrivati
lo sconforto ci ha preso, poi in realtà mancano solo i primi
100m, per il resto è più o meno tutto innevato con neve primaverile fino in
cima.
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6 febbraio. Scialpinismo:
Chalance Ronde.
Con
Giovanni, Federico, Giorgio e Rosanna siamo partiti dal Monginevro e
siamo prima saliti a Rochers Charniers dal classico itinerario del
vallone des Baisses. Poi adocchiato il bel pendio intonso della
Chalance Ronde abbiamo attraversato per cresta fino ad arrivare al
colletto tra queste due punte. Da lì discesa spettacolare su neve
farinosa un po' lavorata dal caldo e dal vento, ma ancora ottima,
una vera goduria! Poi alla base del canalone con una breve risalita
di 100m abbiamo scollinato attraverso il colle des trois freres
mineurs e giù fino al Monginevro.
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2 febbraio. Scialpinismo: Punta Valletta.
Visto
la tanta neve caduta nel cuneese e nelle nostre valli, decidiamo di
andare in valle d'aosta per una scialpinistica. Con Marco e Alessio
l'obiettivo era il Flassin, ma una volta arrivati al Col Citrin il
forte vento ci fa desistere dal fare l'ultimo pezzo di cresta.
Quindi decidiamo di ripiegare alla Valletta che è invece tutta
riparata. La prima parte di discesa sul pendio più ripido purtroppo
presenta una fastidiosa crosta da vento, dal colle in giù invece una
ventina di cm di farina in parte già segnati dai precedenti
passaggi.
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1 febbraio. Fuoripista: Pragelato.
Dopo
le nevicate inaspettate del WE la sera prima la ricerca
di informazioni diventa frenetica: a Prali un metro, troppa, a Bardo
30 cm troppo poca. Così con Fede, Marco,
Pietro, Enrico e Fabio si decide di provare Pragelato, dove troviamo
anche il local Cala che ci svela un poaio di discese "segrete". In effetti la neve caduta è tanta, in val
Chisone dai 60 ai 70 cm. Fortunatamente il freddo della notte l'ha
resa più veloce e così ci scateniamo in grandi discese!
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23 gennaio. Fuoripista: Artesina.
Prima
uscita del corso di sci fuoripista con Cristina, Paola, Gianni e
Marco. Questa volta siamo andati alla scoperta di Artesina, visto
che nel cuneese è presente attualmente più neve e informazioni ci
davano fondo compatto con 10-15 cm di neve fresca. In effetti le
informazioni erano precise, e Artesina si è rivelata una stazione
molto valida per il fuoripista quando è in condizioni come adesso,
ci sono diversi itinerari per tutte le difficoltà, e grazie anche
alle dritte del local Matteo C. siamo riusciti a scendere alcuni bei
fuoripista ancora vergini.
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21 gennaio. Scialpinismo: Col d'Armoine.
Con
Marco siamo stati in valle Po. La meta inizialmente era la Sea
Bianca, poi visto che nella parte bassa c'era poca neve e non della
migliore qualità, abbiamo deciso di ripiegare sul versante di fronte, al
colle d'Armoine (2692m) dove, non essendo passato nessuno, la neve non
era rovinata dai passaggi. Alla fine si è rilevata una gita più che valida: 1000m di dislivello
su bei pendii con una prima parte un po' più ripida. Il fondo
perfetto di neve trasformata portante con una decina di cm di neve
fresca caduti nella notte ci hanno regalato una discesa insperata e
divertente.
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18 gennaio. Scialpinismo: Punta Loson.
La val
Sangone è sicuramente la valle alpina più vicina a Torino. In meno
di un'ora di macchina ci si rirova in questa valle selvaggia che
nasconde qualche piccola perla scialpinistica grazie anche alla
vegetazione poco fitta anche a quote basse. La punta Loson
sicuramente è una di queste: gita completa, si affrontano un po'
tutte le situazioni (stradina, vallone aperto, colle, pendii ripidi,
canalini...), su un percorso di 1500m di dislivello. Attualmente
l'innevamento è corretto, si fanno appena 5 minuti a piedi e poi si
mettono gli sci. Sull'itinerario si trovano un po' tutti i tipi di
neve con prevalenza di nevi trasformate; con le temperature attuali
(gran caldo) bisogna scendere verso le 12 e allora si può effettuare
una bella sciata.
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16 gennaio. Scialpinismo: Monte Gran Costa.
Nel
giro di una settimana siamo passati dall'inverno e dalle temperature
rigide, direttamente alla primavera inoltrata con sole e gran caldo!
E di conseguenza dalla farina più soffice si passa alla trasformata,
fortunatamente senza passare dal crostone... Basta scegliere bene
l'esposizione dei pendii. Assieme a Marco e Giovanni con gli sci e
Irene e Federico con la tavola, siamo stati in val Chisone, al monte
Gran Costa sopra Pragelato. Grazie ai pendii ben assolati, neve
trasformata, un po' pesante in basso complice anche la discesa non
certo mattiniera.
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5 gennaio. Scialpinismo: Rocce San Giacomo.
Bella
gita con Angela, Rosanna, Paolo, Luca e Andrea. Partenza da Pont
Terrible in Valle Argentera (val di Susa) e poi su per i prati sopra
Bessè Bas fino alle Rocce San Giacomo. Gran sole in salita grazie
anche alla partenza non certo mattiniera; in discesa però scegliendo
bene l'esposizione dei pendii si trova neve farinosa fino alla
macchina.
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4 gennaio. Scialpinismo: Gardiole.
Giornata freddissima, -12° a Fenils (val di Susa) alla partenza, poi
salendo il sole ha scaldato bene e infatti la neve su questo
versante è crostosa e rovinata dalle numerose vecchie tracce. Dalla
punta però scendendo sull'altro versante verso Desert i pendii erano
intonsi e la neve ancora fresca e non lavorata dal sole e dal vento.
Una volta arrivati a Desert la strada innevata porta velocemente
alla statale, bisogna solo lasciare una macchina al bivio o fare
autostop per poi poter ritornare a Fenils.
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3 gennaio. Scialpinismo: Terra Nera.
Inizio
dell'anno all'insegna dello scialpinismo. Grazie alle nevicate nei
giorni di Natale e le temperature polari la neve caduta si è
mantenuta farinosa e ottima soprattutto nei pendii esposti a nord. E
se si vuole trovare ottima neve il Terra Nera in Val Thuras (val di
Susa) non tradisce mai. Con Rosanna, Alberto, Enrico, Jimmy, Mario e
Orfeo siamo partiti da Bousson (complice anche la chiusura della
strada verso Thures) salendo prima alla Dormillouse e poi per cresta
fino al Terra Nera. In discesa abbiamo optato per il canale che
scende direttamente sulla Val Thuras 300 m dopo la cima. Ottime
condizioni nel canale, poche tracce e neve farinosa dove poter
inanellare curve. Alla macchina il GPS a fine giornata segnerà 27 km
e 1900m di dislivello, un ottimo inizio d'anno!!
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