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29-31 dicembre.
Arrampicata: Seynes-Russan.
Tanto per non perdere il "vizio" con un gruppo
di amici e relativi camper, siamo scesi nel sud della Francia per
qualche giorno d'arrampicata nelle belle falesie della regione della
Languedoc. La nostra prima meta è stata Seynes, una piccola Ceuse a
canne, ma dove non mancano anche le belle placche verticali dei
settori Josè e Rouge Gorge. Per l'ultimo dell'anno invece ci siamo
spostati nella falesia di Russan, posto incantevole e scalata più
impegnativa, qui i gradi e a volte anche i chiodi sono tutti da
guadagnare!
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27 dicembre.
Scialpinismo: Rocce del Fraiteve.
Dopo la perturbazione di Natale che ha portato dai 30 ai 60 cm di
neve sulle montagne dell'alta val di Susa, con Rosanna, Paolo,
Alessio, Roberto, Andrea ed Enrico siamo stati nei boschi sotto le
rocce del Fraiteve partendo dal bivio di Fenils. Neve farinosa molto
bella nella parte alta, nella parte bassa (dove si tocca qualche
ramo) neve già più pesante visto la giornata dalle temperature
primaverili e l'assenza di vento. Per molti del gruppo prima gita di
stagione brillantemente effettuata!
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26 novembre.
Scialpinismo:
Francais Pelouxe.
Dal sole e dal caldo della Sicilia direttamente allo sci e alla neve
sulle montagne di casa. Dopo la settimana di perturbazioni e neve
prima gita di stagione con Davide e Martino alla Francais Pelouxe in
val Chisone.
Non si poteva chiedere di meglio come inizio di stagione: giornata
perfetta, freddo ma assenza di vento e condizioni della neve ottime!
Gran bella sciata sul pendio ancora poco tracciato (una decina di
tracce in tutto), con tanta neve farinosa da cima a fondo.
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15 - 18 novembre.
Arrampicata: Sicilia, San Vito lo Capo.
Ormai è un appuntamento immancabile, per il
quinto anno consecutivo discesa in Sicilia per arrampicare sulle
rocce di San Vito lo Capo. Quest'anno il gruppo era ristretto a solo 5
affezionati, ma tutti motivati e uniti verso un unico obiettivo:
scalare il più possibile sulle belle linee delle falesie di San
Vito!!
Come sempre l'arrampicata a San Vito è una garanzia, sole, ottima
roccia, poca gente e buona cucina. Quest'anno oltre alla visita
della falesia forse più bella dell'isola e non solo (Nuova
Ossessione, che non tradisce neanche le aspettative dei più scettici
;-)), abbiamo visitato il nuovo settore Castelluzzo Outdoor (piccolo
ma carino) e il grottone di Lost Word. Per questo accesso con una
doppia da 40m mooolto aerea (dal ripetitore si individua bene
l'ancoraggio grazie ad un ometto) ma su roccia super e con
incredibili viaggi di 30m su stallattiti, canne e concrezioni, il
festival dell'arrampicata tridimensionale!!
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11 ottobre-6 novembre.
Viaggi: Himalaya, Kumbu valley-Kala Pattar (5545m).
Erano già diversi anni che mancavo dal Nepal,
e la voglia di rivedere questo bellissimo paese era tanta. Questa
volta assieme a un bel gruppo assortito (in totale eravamo in 13!!)
e proveniente praticamente da tutte le regioni d'Italia (da Catania
a Belluno!!) siamo andati nella regione del Kumbu ad ammirare i
colossi Himalayani e soprattutto a vedere di persona sua maestà
l'Everest!
L'inizio non è stato dei migliori, dopo un giorno passato a
Kathmandu ad ultimare gli ultimi preparativi prima del trekking,
seguono tre giorni di pioggia incessante (e soprattutto neve in
quota) che fanno slittare il nostro volo per Lukla. In questi tre
giorni ci diamo alla visita delle bellezze intorno a Kathmandu
(Boudhanath, Bhaktapur, Patan...), poi finalmente il tempo migliora
e riusciamo a raggiungere Lukla tramite il solito areoplanino ad
elica (sempre impressionante l'atterraggio sulla pista di Lukla!!).
Da qui inizia il nostro trekking, la perturbazione dei giorni
precedenti ha lasciato fino a 2 metri di neve sopra i 5000m (facendo
purtroppo anche diverse vittime), e quindi il programma originale
deve subire inevitabilmente alcuni cambiamenti. Poco male però, i
paesaggi con la neve risulteranno ancora più belli di quello che già
sono, e dopo solo 7 giorni dall'inizio del trekking tutti i
componenti della spedizione raggiungono il Kala Pattar, la montagna
(o "montarozzo" come lo apostrofa il romano Mario...) alto 5545m
posto di fronte a Everest e Lhotse.
Il trekking proseguirà con la salita anche del Chukung Ri (5546m) e
la salita al campo base dell'Ama Dablam.
Panorami stupendi uniti alla proverbiale accoglienza nepalese e
lodge sempre più confortevoli ed "occidentali" fanno di questo
trekking un viaggio che non deve mancare ad ogni appassionato di
montagna.
Purtroppo anche la fine non è stata delle migliori. L'aeroporto di
Lukla oltre ad essere sottodimensionato per la mole di turisti
presenti nel periodo autunnale, è soggetto alle nebbie pomeridiane
che salgono dalla valle. Così mentre 5 di noi riescono a prendere
dei voli, in otto rimaniamo 3 giorni bloccati a Lukla nell'attesa
(vana...) di un aereo. Alla fine solamente il 4 giorno riusciremo a
prendere l'elicottero (di aerei quel giorno non ne volerà neanche
uno...) che ci riporta a Kathmandu e da lì il rientro in Italia.
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23 settembre.
Alpinismo: Monviso, cresta Est.
Avevo già avuto occasione di accompagnare
Andrea con dei suoi amici sul Bianco, questa volta ci siamo rilegati
assieme anche con suo papà Corrado per salire il Monviso dalla
cresta Est. Condizioni perfette, via completamente secca, anche il
nevaio all'attacco si passa bene senza ramponi (al limite utile una
picozza per fare dei gradini). Ottima giornata settembrina da fine
estate che abbiamo vissuto tutta, dall'alba al tramonto!!
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8-26 agosto.
Viaggi: Bolivia, Acotango (6052m) e Sajama (6542m).
Vista l'ottima riuscita lo scorso anno della spedizione in
Bolivia, anche quest'estate torno in questo bel paese
del Sud America. Questa volta scelgo di visitare il sud, in
compagnia di Rosanna1, Gianpiero e Idillia, Simone, Corrado e
Rosanna2. Come acclimatamento passiamo 5 giorni nell'affascinante
Salar de Uyuni, la distesa salata più grande al mondo che si eleva a
3700m di quota. A sud del Salar si estendono
tra i 4000 e 5000m
altipiani con incredibili bellezze naturali
tutte da scoprire (laghi dai colori pazzeschi popolati da
fenicotteri rosa, deserti di sabbia, geyser, acque termali, canyon).
Qui come ulteriore acclimatamento saliamo il vulcano Licancabur,
montagna alta ben 5970m che si specchia sul lago verde (colorazione
dovuta all'arsenico, vietato fare il bagno!!). La salita ci fa
subito capire che con la quota e il freddo da queste parti non si
scherza, ma oltre ad essere una bella salita, questa cima ci prepara
per le più impegnative salite successive.
Dopo questa abbuffata di bellezze naturali, ci spostiamo a pueblo
Sajama, che sarà la nostra dimora per i prossimi dieci giorni. Dopo aver recuperato un po' di energie, saliamo il nostro primo
seimila, l'Acotango, salita facile ma comunque impegnativa vista la
quota. Arriviamo tutti in vetta anche se un po' scaglionati,
e così la sera possiamo festeggiare il successo di gruppo e il primo
seimila per Simone e Rosanna2.
Dopo un giorno di meritato riposo alle acque termali con vista
Sajama (incredibile fare il bagno a 4500m!), ci prepariamo per la
meta finale del nostro viaggio: il Sajama (6542m). Corrado e
Rosanna2, soddisfatti delle cime già conquistate, decidono di
tornare a La Paz per un po' di turismo. Con Denys e Lidia (le nostre
cuoche/organizzatrici boliviane) e Rosanna, Simone, Gianpiero e
Idillia, prepariamo il materiale e, prima con i muli e poi con i
portatori, saliamo al campo base (4800m) e il giorno successivo al
campo alto (5700m) uno spiazzo abbarbicato sopra la morena, dove
passiamo una notte discreta grazie all'assenza di vento.
Il giorno
dopo sveglia all'1 e si sale in vetta! La salita ci impegna più del
previsto, sicuramente il vento e il freddo si fanno sentire e
qualcuno patisce un po' di più del previsto, ma stringendo i denti
in circa 7 ore tutti saliamo in vetta alla cima più alta della
Bolivia! Poi discesa rapidissima e alla sera siamo già a pueblo Sajama e il giorno dopo ci ri-incontriamo tutti a La Paz per gli
immancabili festeggiamenti al ristorante argentino (the best in
town!).
Complimenti a tutti i partecipanti per l'ottima riuscita di questa
spedizione, per il buon allenamento e preparazione dimostrata e
anche per l'ottimo spirito di adattamento!
Adesso giusto il tempo per un paio di lavatrici, qualche salita
sulle nostre alpi e poi si riparte per l'Himalaya!
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4-6 agosto.
Alpinismo: Lagginhorn (4010m) e Weissmies (4023m).
Fine della prima parte di stagione con una tre
giorni in Svizzera nel Vallese. Con gli amici trentini Bepi, Rino e
Claudia, abbiamo prima salito il Lagginhorn dalla Weissmies hutte
lungo la cresta ovest. Discesa e dopo l'immancabile birra, siamo
saliti alla Hohsaas e il giorno dopo salita al Weissmies, ancora in
buone condizioni, anche se il caldo degli ultimi giorni sta facendo
emergere un po' di ghiaccio, e nella prima parte il ghiacciaio si
sta aprendo sempre di più.
E adesso si parte per la Bolivia!!
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28-31 luglio.
Alpinismo: Monte Rosa e Monte Bianco.
Di nuovo in cima al Bianco con i norvegesi
Gaute, Oyvind, Carina e il collega Federico. Per meglio acclimatarsi
passiamo 3 giorni nel gruppo del Rosa, il primo giorno nella bufera
nel tentativo fallito di raggiungere la capanna Margherita, il
secondo giorno su e giù dalle varie cime attorno alla Gniffetti. Poi
spostamento a Chamonix, inizialmente l'idea era di salire dalla via
dei Cosmiques, ma causa la nevicata recente, decidiamo di cambiare
programma all'ultimo e di salire dal Gouter. Decisione vincente e
vetta conquistata per la soddisfazione dei tre vichingi!!
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20-21 luglio.
Alpinismo: Monte Bianco (4810m).
Dopo aver visto i nuovi e bellissimi rifugi
svizzeri del Mischabel e del Rosa, la curiosità di vedere il nuovo
rifugio Gouter sul Bianco c'era. Da fuori è molto bello (questione
di gusti) e messo in una posizione incredibile, dentro la sala da
pranzo è bella e ben gestita, i dormitori invece, beh lasciamo
perdere, sembra di stare in un ospedale... Sicuramente rispetto al
vecchio non c'è paragone (e ci voleva poco).
Per quanto riguarda la salita, assieme al collega Roberto abbiamo
avuto l'opportunità di accompagnare 4 amici (Andrea, Toro, Marco e
Meme) sulla vetta delle alpi per festeggiare i loro 40 anni! Auguri
e bravi a tutti che si sono regalati una bella salita in condizioni
meteo e innevamento ottimali.
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16-17 luglio.
Alpinismo: Nordend (4609m).
Altra bella salita lunga nel gruppo del Rosa:
la Nordend dalla Monterosahutte. Per arrivare al rifugio nonostante
il trenino (carissimo!!) del Gornergrat ci vanno 3 ore (e al ritorno
anche di più visto la stanchezza), e il secondo giorno in totale
sono quasi 2000m di dislivello in salita. Con Fabrizio e Ilario la
meta iniziale era la Dufour, purtroppo il tempo il secondo giorno è
stato decisamente "maffo", nevischio nuvole basse e scarso rigelo
notturno, quindi abbiamo ripiegato sulla più veloce e semplice
Nordend. Toccherà tornare alla Dufour, la prossima volta però
dall'Italia.
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13-14 luglio.
Alpinismo: Dom de Mischabel (4545m).
Per salire al Dom de Mischabel non bisogna
aver paura del dislivello visto che sono più di 3000m e non ci sono
funivie o trenini che accorcino la salita. Il primo giorno ci sono
1500m su bel sentiero in parte attrezzato per arrivare al rifugio
Domhutte, molto bello e inaugurato solo da quest'estate. Il secondo
giorno altri 1600m, le condizioni della salita sulla via normale
sono ottime, come anche quelle sulla cresta. E poi discesa bella
luuunga... Con Simone, Luciano e Paola.
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12 luglio.
Alpinismo: Polluce.
Con Doriano e Martino siamo saliti al Polluce
direttamente in giornata salendo con gli impianti di Cervinia. Molti
sciatori e sci club sulle piste di Cervinia, solo qualche cordata
sul Polluce e Castore, condizioni ideali, roccia pulita e niente
ghiaccio sui canali d'accesso.
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9-10 luglio.
Alpinismo: traversata del Castore.
Ancora nel gruppo del Rosa a sfruttare le
ottime condizioni delle sue vette. Questa è stata la volta della
traversata del Castore (4224m) dalla val d'Ayas a Gressoney. Sia la
parete ovest che la cresta sono in ottime condizioni, tutte in neve
su comoda traccia, la crepaccia terminale si passa bene tutta a
sinistra vicino le rocce.
Bravi ed allenati i compagni per questa traversata: Danilo, Giulio e
Narciso.
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6-7 luglio.
Alpinismo: Capanna Margherita e Zumstein.
Due belle giornate sul Rosa, tutto il gruppo è
in ottime condizioni, tracciate tutte le varie salite. Con Andrea,
Roberto, Luca, Federico e Luciano abbiamo salito prima la classica
punta Gniffetti (4556m). Poi dopo un thè ristoratore alla capanna
Margherita, visto il buon allenamento della truppa, abbiamo anche
salito la vicina Zumstein (4563m).
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21 giugno.
Alpinismo: Gran Paradiso.
Nuovamente sul Gran Paradiso nel giro di pochi
giorni. Questa volta in compagnia di Andrea, Toro, Meme, e Marco.
Condizioni sempre ottime, neve continua portante dal rifugio.
Tempo ottimo per la salita alla cima, il
giorno prima invece salita sotto la pioggia ma fortunatamente siamo
stati graziati dai temporali che si sono scatenati nella notte.
Incontrata solo gente a piede, sci e ciaspole
sono ormai in cantina...
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31 maggio.
Scialpinismo: Punta Vergia (2990m-diff.: 4.1/E1).
Continuano le gite con condizioni incredibili
per il periodo. Con Stefano e Martino siamo stati in val Germanasca
alla Punta Vergia. L'idea iniziale era quella di fare la discesa
diretta dalla punta. Constatato però che sul lato sinistro della
parete N la neve non era il massimo per via di molte rigole e
colate, abbiamo optato per il canalone destro (guardando la parete)
che porta a un colletto a destra della cima (tratto finale a 45°).
Bellissima sciata su 700m di pendio costante a 35/40° che porta
direttamente ai pianori sotto la parete. Dieci cm di farina nella
parte alta, che diventano più pesanti ma sciabili nella parte
mediana, in basso neve trasformata. Giornata molto fredda, che ci ha
permesso di prendercela con calma (siamo scesi intorno alle 12!).
Molto selvaggio e isolato il vallone che porta alla borgata Balma,
con un 4x4 si arriva a 200m dalle case, da lì 30 minuti di portage.
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22 maggio.
Scialpinismo: Costiera Clausì-Merciantaira (3265m-diff.: 4.1/E1).
La stagione dello scialpinismo quest'anno
sembra non finire mai. Quando penso di aver fatto l'ultima sciata
della stagione ecco che un'altra nevicata arriva e tornano le
condizioni per fare qualche bella curva. Anche questa volta è così;
come meta scegliamo la costiera Clausi in valle Thuras. Gran
condizioni per questo sostenuto pendio (max 45°) lungo 950m. Con la
macchina si arriva fino alla fine dei tornanti (quota 1950m), poi
circa 20 minuti di portage e si è nei pianori dove si possono
mettere gli sci. Fino a 2500m neve portante trasformata, poi neve
farinosa pesante nella prima parte, incredibilmente ancora invernale
e molto bella in alto con 30-40 cm di neve fresca. Bella sciata e
gran fatica nel battere traccia, ma la parte più difficile della giornata è stato
il superamento dello sbarramento sopra Rhuilles causa esercitazioni
di tiro degli alpini di Bousson!!
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11-12 maggio.
Scialpinismo: Dome des Neiges (4015m).
WE perfetto per questa bella salita al 4000
nel parco degli Ecrins. Siamo saliti il sabato fino al rifugio,
salita lunghissima (quasi 1700m di dislivello) visto che la strada è
chiusa ad Ailefroide. Da lì sono circa 3,5 km a piedi (conviene
portarsi le scarpe da ginnastica) fino al pianoro 2km prima del
parcheggio estivo dove si trova neve continua (solo un paio di metti
e togli dopo Cezanne). Condizioni perfette, neve trasformata fino al
rifugio, invernale con ancora alcuni tratti di farina intonsa sul
pendio del Dome che si sale tutto con gli sci (utili i rampant).
Sembrava in ottime condizioni anche la diretta Coolidge alla Barre
(scesa con gli sci da un paio di persone).
Complimenti al gruppo (Silvia, Martino, Davide, Enrico e Ilario),
tutti ben preparati fisicamente e tecnicamente!
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8 maggio.
Scialpinismo: Pointe du Lamet (3504m) - via del seracco (diff.:
4.2/E1).
Ottime condizioni di neve e meteo per questa
bella gita sul versante Nord del Pointe du Lamet. Con Martino siamo
saliti dalla via del seracco, un ottimo itinerario con un breve
tratto ripido (max 45°) in corrispondenza del ghiacciaio (ormai
quasi scomparso). Il valico del Moncenisio è aperto e così si può
lasciare la macchina direttamente alla piramide, da lì si sale al
rifugio Roncia per lingue di neve, in discesa scegliendo bene il
percorso si arriva alla macchina senza mai togliere gli sci. Discesa
iniziata alle 11 su neve perfetta, dura ma con ottimo grip in alto,
firn in basso.
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4 maggio.
Scialpinismo: Trofeo Mezzalama.
Ogni due anni dico che è l'ultimo Mezzalama a
cui partecipo, poi ci ricado... e adesso siamo già a quattro
edizioni per me. Questa volta la "colpa" è di Chiara che a gennaio
mi chiede di accompagnarla e allenarla per realizzare il suo sogno
sportivo: partecipare al Trofeo Mezzalama. Preparo allora un
programma di allenamento e di uscite sul campo che si rivela
azzeccato grazie anche alla mia esperienza di tanti anni di gare.
Chiara segue con dedizione encomiabile tutti i miei dettami ed
arriva all'appuntamento del 27 aprile in perfette condizioni.
Come terzo membro del gruppo viene assoldato
Bruno, amico d'infanzia di Chiara, anche lui al primo Mezzalama, ma
con grande esperienza di sci e gare e ottimo atleta. Quando sembrava
tutto pronto ecco che il maltempo ci mette lo zampino: Mezzalama
sospeso, una settimana di nevicate e tanta incertezza fino
all'ultimo con gara spostata di una settimana. La sera prima le
previsioni danno una finestra di tempo stabile, anche se con nubi,
nebbie e nevicate residue. Si va a dormire un po' titubanti, ma al
mattino la sorpresa: giornata strepitosa, cielo stellato e
condizioni top!!
E così alle 5 del mattino si parte assieme ad altre 262 squadre.
Tracciato preparato in maniera impeccabile, con due tracce sia sul
Castore che al Naso, nessuna coda e imbottigliamento. La nostra gara
procede bene senza intoppi, in costante crescendo chiudendo in
8h14min in 167° posizione, al di sopra anche delle nostre
aspettative. Complimenti a Chiara che si è fatta tirare il collo
senza mai protestare, e ha saputo stringere i denti negli
inevitabili momenti difficili, brava!!
Alla fine il mio gps segnerà 3080m di salita, 3670m di discesa e 37
km, sempre un bel giro... e questa volta ho avuto il tempo anche di
scattare qualche foto.
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25 aprile.
Scialpinismo: Breithorn Occidentale (4165m).
Con un bel gruppo formato da Gabriella, Carlo, Roberto, Enrico e
Paolo, abbiamo
sfruttato appieno l'ultimo giorno di bel tempo prima dell'arrivo
dell'annunciata lunga perturbazione salendo sul Breithorn da
Plateau. Per alcuni di loro è stato il battesimo dei 4000, per gli
altri una riconferma. Condizioni perfette, si sale fino in cima
agevolmente senza usare rampant o ramponi. Molta gente in giro sia
sulle piste di Cervinia che sulle varie cime (Castore, Polluce,
ecc.), e tantissime "tutine" spiazzate dalla sospensione del
Mezzalama. Ora speriamo che oltre alla neve annunciata torni presto
anche il bel tempo!
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22 aprile.
Sci ripido: Gran Galibier (3228m) couloir ovest (diff.: 4.2/E2).
Condizioni perfette di neve e meteo per questo bel canale nei Cerces.
Sul lato italiano (val di Susa) tanta neve, a Briancon invece nel we
passato sono scesi una ventina scarsa di cm, quindi condizioni top
per gite e sci ripido. Con Martino abbiamo percorso il couloir ovest
al Gran Galibier (150m a 45° 4.2 E2). Fino a 2700m neve già
trasformata (in discesa moquette come dicono i francesi...), poi
direttamente farina fino in cima al canale che si scende bene con
gli sci a parte la strettoia (pochi metri di desescalade). Noi siamo
scesi verso le 11 e ci siamo goduti una gran bella sciata!
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19 aprile.
Scialpinismo: Gran Paradiso (4061m).
Dopo un'inverno che sembrava non volere finire più, ecco una
settimana dal clima "pazzo". Temperature estive e nonostante il buon
innevamento difficile trovare belle gite. Visto che con Chiara si
voleva fare ancora un bel "lungo" in quota cosa c'è di meglio di un
Gran Paradiso in giornata? Peccato che dopo circa mezz'ora di salita
a Chiara si rompe il puntale... Stoicamente salirà a piedi fino a
3700m (e scenderà o meglio nuoterà nella neve sfondosa al
ritorno...), così con i sopravvissuti (anche se un po' provati da
quota e dai 2100m di dislivello)
Stefano e Marco, saliamo in vetta. Le condizioni sono attualmente
mediocri, poca neve fino al rifugio (sfondosa se si sta fuori dal
sentiero), stile pista visto i passaggi fino a 3800m, poi si va su a
piedi, per via del ghiaccio presente. Condizioni dei ghiacciai e
delle pareti nord disastrose, tipiche di un fine agosto più che di
metà aprile!
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13 aprile.
Arrampicata: torre di Aimonin, via del pesce d'aprile.
Inaugurazione della stagione d'arrampicata alla torre di Aimonin con
Francesca e Maurizio. Come via per togliere la ruggine dell'inverno,
abbiamo scelto la classica "Pesce d'Aprile" via facile ma sempre
molto bella e di soddisfazione. Condizioni ottimali, temperature
perfette per scalare bene sul granito solare della Aimonin.
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9-10 aprile.
Scialpinismo: rifugio delle guide del Cervino.
Continua la preparazione di Chiara e Bruno per il Mezzalama, adesso
è il periodo giusto per fare un po' di quota, e così siamo stati due
giorni al rifugio delle guide del Cervino a Plateau Rosà. Purtroppo
il vento forte in quota ci ha impedito di salire qualche bella cima
di 4000m, ma in compenso abbiamo provato diversi tratti del percorso
di gara con la discesa fino alla base del Castore. A parte il
Breithorn che è in buone condizioni, sia il Castore che il Polluce
sono ancora molto ghiacciati.
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6 aprile.
Scialpinismo: Punta Giordani (4046m).
Tra una perturbazione e un'altra in arrivo assieme a Giovanni,
Edoardo e Roberto&Alessandro al loro primo 4000, sfruttiamo una bella giornata di sole
per salire alla Punta Giordani da Gressoney. Mare di nuvole sotto i
3000m ma sopra Indren sole, temperature primaverili e una trentina
di cm di neve fresca caduta nei giorni scorsi! Si sale bene con gli
sci, ma quasi obbligatori i coltelli per pochi metri a metà dove
affiora del ghiaccio.
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3 aprile.
Scialpinismo: Breithorn Occidentale (4165m).
Primo giro in quota della stagione con Chiara e Stefano. Da Cervinia
siamo andati al classico Breithorn. Bellissima giornata in quota,
temperature basse, ma sole che scalda e niente vento. Le condizioni
sul Rosa sono buone, la salita al Breithorn ottima, si sale bene con
gli sci. Gli "altri" Breithorn non sono stati ancora saliti,
tracciata e frequentata la Porta Nera, tracciato il Polluce (a
piedi), la ovest del Castore invece sembra presentare ancora molto
ghiaccio.
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14 marzo.
Scialpinismo: Gran Roc.
Sempre una gran bella gita il Gran Roc dalla Valle Argentera.
In compagnia di Chiara, Stefano e Martino siamo saliti dall'itinerario
classico da Pont Terible. Prima parte un po' di ravanage nel bosco
(ma si sale comunque bene con gli sci), poi, raggiunto il pianoro,
bellissima neve e ampi spazi dove poter lasciare la propria firma!
Giornata molto fredda in quota, ma fortunatamente senza vento e
senza elicottero...
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10 marzo.
Scialpinismo: Rochers Charniers en boucle (3063m).
Ancora bella neve farinosa in questo assaggio di primavera. Con
Silvia, Giovanni, Paolo e Martino siamo saliti a Rochers Charniers
da Monginevro, poi discesa spettacolo nel bel canale con esposizione
N verso Plampinet e breve risalita verso il col de trois frères
mineurs per ritornare nel vallone verso Monginevro.
Giornata stupenda con temperature miti, nessuna traccia nè in salita
nè in discesa, una quindicina di cm di neve fresca su tutto il
percorso.
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1-3 marzo.
Scialpinismo: Etna (3350m).
Bellissimo we in Sicilia a fare scialpinismo sull'Etna. Spedizione
nutrita (in totale 11!) alla scoperta dello scialpinismo sulle
pendici dell'Etna. Alla partenza venerdì sera da Caselle i dubbi
erano molti viste le previsioni che per il sabato davano allerta
meteo per forti temporali. Fortunatamente la perturbazione passa
velocemente il venerdì notte (acqua a secchiate con tuoni e
fulmini...) e già il sabato mattina il sole fa capolino tra le
nuvole. E allora dopo un sveglia con calma andiamo sul versante sud
e saliamo poco oltre alla torre del Filosofo arrivando a 3000m dove
si incontrano le prime colate di lava fumante (veramente
emozionante). Dopo una merenda in una classica pasticceria
siciliana, ritorniamo all'agriturismo per l'abbondante cena e il
giusto riposo (ottima l'accoglienza all'agriturismo
Cirasella di S. Alfio).
La domenica non possiamo chiedere di meglio dal meteo: sole e
assenza di vento. Le uniche nuvole che si vedono all'orizzonte sono
quelle che arrivano dai crateri sommitali. E così partendo da Piano
Provenzana saliamo fino al cratere di NE a 3350m passando di fianco
al cratere in questo momento attivo che continua a cannoneggiare e
sparare massi ad altezze considerevoli! Rapida discesa dalla cima,
e, dopo una pausa a distanza di sicurezza, iniziamo la discesa dei
pendii del vulcano che ci regala una sciata inaspettata: bellissimi
valloni e canali con neve stupenda grazie anche alle nevicate del
giorno prima.
Complimenti a tutti i partecipanti (Rosanna, Francesca, Silvia,
Gabriella, Renata, Martino, Enrico, Antonio, Maurizio, Gianpietro)
che hanno raggiunto la cima e condiviso con me questo breve ma
intenso WE di sci e vacanza.
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28 febbraio.
Cascate: punta Jolanda (Gressoney).
Nuovamente nella valle di Gressoney con Franca per salire la cascata
di punta Jolanda. Dopo aver battuto traccia in una trentina di cm di
neve fresca, abbiamo salito la cascata in due tiri. Ancora
condizioni discrete, anche se l'arrivo del caldo e la neve caduta
hanno formato una leggera crosta sui tratti più appoggiati, per il
resto ghiaccio morbido e bagnato.
Scesi comodamente con due doppie (soste a fix, la prima a sinistra,
la seconda a destra).
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26-27 febbraio.
Fuoripista: Artesina.
Se a
La Grave il motto è "2150m de differance" ad Artesina potrebbe
essere"Hokkaido is beautiful but not as beautiful as Rastello!". Due
giornate
da ricordare,
in compagnia di tanti "powder addicts", per
ora la più bella sciata dell'anno: semplicemente commovente!!!
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23-24 febbraio.
Fuoripista: La Grave.
Chiusura del corso di sci fuoripista con una due giorni a La Grave.
Primo giorno tempo coperto e qualche fiocco di neve, che però
non ci hanno impedito di effettuare qualche bel canale, il secondo
giorno invece nonostante le previsioni brutte, un bel sole ci ha
regalato una splendida giornata grazie anche ai 10 cm di neve fresca
caduti nella notte. Ottima chiusura di corso!
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21 febbraio.
Cascate: Y (Gressoney).
Una
leggera nevicata (un paio di cm in totale...) ci ha accompagnato
sulla salita della cascata della Y a Gressoney. Ottime condizioni
per la Y, formati entrambi i rami, buon ghiaccio reso morbido dalla
neve appena caduta. Siamo scesi a piedi comodamente per il sentiero
che si reperisce a sinistra alla fine del canale.
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20 febbraio.
Scialpinismo: Becca di Tos (3302m - Valgrisenche).
Viste
le ottime condizioni del periodo non potevamo farci mancare questo
classico gitone
in Valgrisenche.
Da Chamin, dove si lascia la macchina, sono più di 2100m di
dislivello che in compagnia di Chiara e Stefano abbiamo percorso in
meno di 4 ore. Gita molto bella, panoramica, lunga e varia, non ci
si stufa davvero su questo tipo di percorso e soprattutto se la neve
è quella che abbiamo incontrato oggi (non tanta, ma ancora ottima,
nonostante un po' di vento) il divertimento in discesa è
assicurato!!
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18 febbraio.
Scialpinismo: Tour de la Tza (3050m - Val Pelline).
Reduce
dalla gara in val Tanaro, avevo scelto questa bella gita al sole
(visto le temperature polari del periodo) che era stata tracciata
nei giorni scorsi, un ottimo "defaticamento"... Peccato solo che
nella notte di domenica siano scesi una ventina di cm in val Pelline,
e quindi itinerario da ritracciare sui suoi 1400m di dislivello...
Poco male visto che così ci siamo potuti godere una gran bella
sciata su neve fresca, solo in parte già scaldata dal sole soprattutto
nella parte bassa.
Complimenti a Maurizio (con la splitboard!) e Francesca che,
nonostante lo zoccolo sempre in agguato sulle pelli e solette, si
sono difesi più che bene!!
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17 febbraio.
Scialpinismo: Trofeo alta val Tanaro.
Già due anni fa avevo partecipato a questa bella gara ottimamente
organizzata dallo sci club Garessio, purtroppo però le condizioni
meteo erano avverse e quindi si era svolto su un itinerario ridotto.
Questa volta invece condizioni perfette, tanta neve (in settimana
erano scesi più di 50 cm) e meteo perfetto, freddo ma senza vento.
Quindi percorso completo con 2000m di dislivello, 4 salite con due
tratti da salire con i ramponi e altrettante discese molto belle su
ottima neve. Organizzazione impeccabile che ha soddisfatto tutti i
102 partecipanti. Per me un ottimo 15° posto (visto che premiavano
con prodotti dolciari della zona
i primi 15!), gara vinta da Barazzuol in poco meno di 2 ore su i due
fratelli Fazio.
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16 febbraio.
Scialpinismo: colle delle Rocce del Rouit (3051m).
Di nuovo in valle Argentera per una gita di scialpinismo con Silvia,
Martino e Mauro. Viste le buone condizioni della Rognosa, questa
volta siamo stati alla vicina Rocce del Rouit. Ancora neve ottima,
stando sul lato sinistro (discesa) del vallone la neve scesa in
settimana è ancora farinosa e permette una gran bella sciata su un
itinerario tutto al sole.
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14 febbraio.
Cascate: Alpenzu (Gressoney).
Discrete condizioni per le cascate nella valle di Gressoney. Il
caldo e poi il freddo ha un po' rovinato alcune strutture e reso il
ghiaccio a tratti spaccoso, belli i primi tiri, tratti di crosta da
gelo e rigelo sull'ultimo salto.
In discesa ci siamo calati in doppia dall'ultimo salto e poi a piedi
sulla destra (faccia a valle) abbiamo contornato il primo salto.
Pochissima neve nella valle di Gressoney.
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13 febbraio.
Scialpinismo: Rognosa del Sestriere (3280m).
Bellissima giornata di scialpinismo in compagnia di Chiara, Stefano
e Marco: sole, niente vento, temperature perfette, ma soprattutto
tutta la Rognosa e i suoi pendii intonsi per noi! Certo, un discreto
mazzo a battere i quasi 1700m, ma ben ripagati da una discesa
fantastica. Partiti da Pont Terrible, neve farinosa praticamente su
quasi tutto il percorso, ad esclusione dei 200m finali in parte
ventati.
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12 febbraio.
Fuoripista: Monginevro.
Era prevista una grande nevicata per lunedì. In realtà sulle alpi
Cozie "solamente" una trentina di cm, ma finalmente senza il
consueto vento, e quindi quanto basta per ricoprire tutti i pendii
con ottime condizioni di innevamento e di sicurezza che ci hanno
fatto "osare" anche qualche entrata più ripida. Già al mattino il
cielo si è aperto regalandoci un bel sole e anche un po' di tepore
dopo la settimana di gelo polare.
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3 febbraio.
Cascate: Bellagarda.
Ultima uscita del corso di cascate di ghiaccio con Franca, Max,
William e Teo. La scelta della cascata è ricaduta su Bellagarda
(100m, 3) che ben si prestava come conclusione del corso sia per chi
si muoveva da primo di cordata sia per chi voleva salire una linea
di più tiri su ghiaccio. Nonostante il caldo dei giorni precedenti,
la cascata si presenta in ottime condizioni ed infatti durante la
giornata è stata presa da assalto da moltissime cordate (anche più
di 10), fortunatamente però noi eravamo i primi!!
A fine giornata siamo poi stati all'Xice a finire le braccia. Qui
invece le condizioni sono mediocri, le strutture hanno risentito il
rialzo termico e molte iniziano ad essere precarie. Complimenti a
tutti i partecipanti per l'ottima riuscita del corso!!
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2 febbraio.
Fuoripista: Monginevro.
Nella notte perturbazione, ma temperature alte come del resto un po'
tutta la settimana. In val di Susa pioggia continua fino a circa
2000m, quindi quando siamo andati al Monginevro le aspettative erano
bassine... In realtà oltre confine le temperature sono state
nettamente più fredde e così circa 20-30 cm di neve fresca ci hanno
accolti al Monginevro. Nonostante il vento a tratti forte, con
Francessca, Margherita, Marco, Enrico e Luca abbiamo trovato
ottime condizioni per i fuoripista della Valle dei Mandarini,
Colletto Verde e sul versante Chaberton.
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27 gennaio.
Fuoripista: Sestriere.
Viste le buone condizioni di innevamento e sicurezza del manto
nevoso con Simona, Silvia, Giovanni, Andrea, Martino e Lorenzo
abbiamo sceso i bei canali del Sises al Sestriere. Per primo la
classica Vialattea che abbiamo raggiunto con circa 15 minuti di
cammino (meglio avere le pelli), poi la più vicina Galassia (solo 5
minuti a piedi dall'arrivo dello skilift). Per concludere fuoripista
del Fraiteve fino a Fenils per una gran giornata di freeride!!
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26 gennaio.
Fuoripista: Prali.
La nevicata della settimana sul sud Piemonte ha colpito anche la
zona di Prali con 70-80 cm di neve fredda e leggerissima. Nei giorni
precedenti in pochi si sono avventurati nei classici fuoripista
Galassia e 13 laghi e così con un bel gruppetto composto da
Margherita, Davide, Rino, Marco, Enrico e Luca abbiamo ancora
trovato ampie zone dove sfruttare la bella neve canadese. Peccato
solo che in alcune zone il fondo non sia dei migliori e, se non si
fa attenzione, può rimanere qualche ricordino sulle solette degli
sci...
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25 gennaio.
Cascate: X-ice.
Con Franca siamo stati all'X ice, la falesia di ghiaccio di Ceresole.
Ottime condizioni, tutte le linee ben formate (qualcuna di più e
qualcuna meno), fattibili praticamente tutte dal basso, su alcune
cascate ghiaccio secco e spaccoso, su altre più bagnato. Come sempre
posto molto frequentato, anche in settimana, ma la gran quantità di
linee presenti fa si che non si debba mai fare la fila (per la gioia
della braccia!!).
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24 gennaio.
Fuoripista: Limone.
Già durante il fine settimana era chiaro che giovedì sarebbe stato
il giorno che un vero freerider non avrebbe dovuto mancare,
mercoledì era attesa una grossa nevicata sulle Marittine ed in
effetti la neve non è mancata! A Limone fino a 1m di neve nuova che
si è aggiunta a quella (tanta) scesa nel we. La particolarità è che
gia nella notte si è in parte compattata e assestata rendendo la
sciata fantasmagorica, e i bei pendii degli impianti di Limone
assieme al sole hanno reso la giornata memorabile!!
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22 gennaio.
Scialpinismo: Querellet.
Viste le belle condizioni trovate il giorno prima (e soprattutto la
traccia già battuta ;-)!), con Chiara e Stefano siamo saliti
nuovamente al passo S. Giacomo da Pont Terible, siamo poi però scesi
nel vallone del Chisonetto su neve strepitosa e pendii intonsi.
Scesi al Sestriere, abbiamo traversato le piste e saliti al Sises
(impianto chiuso) abbiamo proseguito fino al Querellet per poi
ridiscendere sui bei pendii sopra la valle Argentera. Ottimo
allenamento per ambiziosi programmi futuri...
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21 gennaio.
Scialpinismo: Passo S. Giacomo.
Con Antonio e Enrico siamo andati al Passo San Giacomo salendo dalla
valle Argentera. Giornata fredda ma soleggiata. Il giorno prima sono
caduti circa 20-30 cm di neve che viste le temperature si è
conservata perfettamente.
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6 gennaio.
Fuoripista: La Grave.
Chiusura delle vacanze di Natale con una giornata di fuoripista a La
Grave. Ci aspettavamo tanta gente e invece erano già tutti impegnati
con il rientro. Così con Simona, Lorenzo e Paolo ci siamo goduti il
comprensorio con pochi altri locals. Ovviamente tutto tracciato, ma
neve invernale dal buon grip, così ci siamo dedicati ai vari canali
facendo in successione i couloirs la Banane, la Terrasse e Trifides
di sinistra con un breve tratto di dry ski!
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5 gennaio.
Fuoripista: Monginevro.
Giornata di fuoripista con Silvia, Davide, Giovanni e Martino.
Nonostante il caldo degli ultimi giorni ci sono condizioni ancora
ottime, a nord neve invernale pressata dai passaggi, a sud già
trasformata primaverile. Siamo anche saliti con le pelli alla cima
della Montagne La Plane, per poi scendere il bel canale NE,
praticamente intonso, con tratti su ottima farina.
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4 gennaio.
Scialpinismo: canali della Sueur.
L'anfiteatro della cima della Sueur lo posso ammirare comodamente
dalla finestra di casa a Bardonecchia, e per me è un classico.
Quest'anno però mi faccio "soffiare" la prima discesa di stagione,
ma poco male si rimedia subito con un bel trittico. In compagnia di
Stefano, prima andiamo alle rocce della Sueur e saliamo il canale
della grotta di destra (400m 4.3/E2) su neve un po' rovinata dai
passaggi, poi quello di sinistra (450m 4.1/E2) su neve invece
spettacolare (soprattutto la parte alta) e con nessuna traccia (a
parte quella di Sasha e socio in salita, grazie!). Per concludere
classico canalino nord ad Y della cima della Sueur (400m 4.1/E1),
già tracciato ma con ancora tanto spazio e su neve 5*!!
Complimenti a Stefano che si è presentato all'ultimo minuto senza
ramponi e cibo, ma in ottima forma reggendo alla grande ai 1900m di
dislivello di questo bel tour di canali!
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3 gennaio.
Scialpinismo: Rochers Charniers (3067m).
Con
Rosanna e Martino abbiamo fatto la classica traversata di Rochers
Charniers. Siamo saliti dal Monginevro, dalla cima siamo poi scesi
verso Fenils su farina pressata ancora molto bella tenendosi
soprattutto nelle contropendenze all'ombra. Dal pian dei morti siamo
poi risaliti al colle dello Chaberton e poi scesi verso Monginevro
(primi 100 m ventati e con alcune pietre fuori, poi più bella e
ancora con farina). Come sempre bellissimo giro.
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