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26-29 Dicembre.
Arrampicata: Andonno.
Dicembre all'insegna dell'alta pressione e
della "siccità". Niente neve quindi, ma in compenso la montagna in
questo mese ha regalato giornate splendide all'insegna del sole e
delle temperature miti. Con condizioni così anche le falesie e le
pareti vicino a casa assumono un sapore speciale. Negli ultimi
giorni di dicembre sono stato ad Andonno, sicuramente la falesia più
bella del Piemonte, soprattutto con queste condizioni: tutti i tiri
asciutti e grande aderenza sulle prese. Per me è stata l'occasione
per chiudere un po' di "progetti" in sospeso, ma soprattutto di
passare delle belle giornate al sole e in ottima compagnia!!
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24 Dicembre.
Cascate di ghiaccio: Scarfiotti.
Visto lo scarso innevamentg di quest'inverno,
con Luca abbiamo approfittato della strada ancora percorribile in
macchina per il colle del Sommeiller, per andare a vedere la conca
glaciale subito alle spalle del rifugio Scarfiotti. Buone condizioni
generali, noi abbiamo prima salito la goulotte destinazione
ghiaccio, e poi successivamente la variante di destra con attacco
diretto. Temperature "quasi invernali" con il termometro che è
rimasto tutto il giorno di qualche grado sotto lo zero.
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2 Dicembre.
Scialpinismo: Monginevro.
Visto che il 1 dicembre sancisce l'inizio
meteorologico dell'inverno, assieme a Mariangela, Matteo e Luca si
decide di inaugurare la stagione dello sci. Purtroppo il tempo in
realtà non si è ancora accorto dell'arrivo dell'inverno... per ora
solo prati e niente neve "naturale" in montagna. Quindi come prima
uscita stagionale con le pelli si decide di andare sulle piste del
Monginevro ottimamente innevate dalla neve artificiale. Il lato
positivo di questo periodo di "falso inverno" è almeno il bel tempo
imperante e le temperature decisamente miti che invogliano a fare un
giro in montagna!!
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6-17 Novembre.
Arrampicata: Montsant-Siurana.
A pochi giorni dalla visita di Chulilla torno
in Spagna, questa volta in compagnia di Rosanna, per un giro
d'arrampicata sopra Tarragona nella zona di Siurana e Montsant.
Bolla anticiclonica per tutto il periodo e temperature decisamente
miti. Dopo qualche giorno passato tra le falesie di Siurana (quelle
rigorosamente all'ombra!), decidiamo di visitare i settori di
Montsant che si trovano sopra l'eremita di San Joan de Codolar
(esposti ad est e quindi all'ombra dopo le 13). Ci siamo
immediatamente innamorati del posto e così siamo rimasti una
settimana stanziali in questo piccolo paradiso arrampicatorio.
Location perfetta con il furgone al parcheggio dell'eremita (dove si
trova una fonte e anche dei tavoli e griglie per il pic nic!). Da
qui ci sono dai 40 minuti a 1h di cammino per i settori Cingles de
San Joan e la Roca de les Hores per un totale di circa 130 tiri. Il
primo settore ricorda molto i settori Torgal e un Pont sur l'Infini
di Ceuse, più che conglomerato si tratta di un calcare grigio
compatto a buchi distanti (netti dove strapiomba, più arrotondati
sulle placche). Il secondo settore invece, oltre alle placche
verticali, presenta un bello strapiombo a buchi dove ci sono le
linee più dure. In una settimana di permanenza abbiamo incontrato
solo in un paio di giorni qualche altro arrampicatore, ben diversa
affluenza rispetto ai settori di Siurana. Forse l'avvicinamento
scoraggia, in compenso però ambiente garantito, soprattutto grazie
anche alla potente inversione termica che regalava un mare di nuvole
costante (Cornudella quasi sempre avvolta dalla nebbia) che assumeva
colori incredibili al tramonto e all'alba!
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1-4 Novembre.
Arrampicata: Chulilla-Spagna.
A Novembre negli ultimi anni sono sempre
andato con un gruppo di amici a scalare a San Vito lo Capo.
Consumati ormai la maggior parte dei tiri e settori del comune
siciliano, quest'anno
abbiamo deciso di cambiare meta e continente
per andare a visitare Chulilla. Assieme a
Federico, Giovanni, Enrico, Carola, Simone ed Ettore,
abbiamo volato su Valencia e da lì con meno di un'ora di macchina ci
siamo spostati in questo piccolo
borgo incastonato tra
pareti di calcare. Il paese è
veramente incantevole, perfetto per unire arrampicata e relax. Ci
sono diversi ostal e case rurali dove alloggiare, oltre
all'accogliente rifugio posto proprio sopra l'altura con vista sulle
principali pareti, e un paio di bar dove prendere l'immancabile
aperitivo post scalata. Le pareti distano pochi minuti dal centro,
ci sono una quarantina di settori per un totale di 800 tiri.
La roccia è un calcare rosso-grigio molto bello dove si alternano
placche verticali a tacche a muroni a canne e buchi. Si trovano un
po' tutti i tipi di scalata e gradi, con una predominanza del grado
7, e lunghezza dei tiri che vanno dai 20m ai viaggioni di 50m, con
alcuni gioielli nel settore Enfrente e Chorreras che da soli valgono
l'intero viaggio. Per qualche strano motivo non è uno degli spot più
"famosi" di Spagna e così in falesia si incontrano poche persone e
si ha la possibilità di arrampicare in tutta tranquillità.
Nonostante il meteo che per un giorno ci ha condizionato e limitato
la scalata, la trasferta si è rivelata ottima: Chulilla è da
annoverare tra i posti in cui tornare al più presto!!
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20-26 Ottobre.
Arrampicata: Sardegna.
Sette amici, 3 furgoni e tanta voglia di
roccia, sole e mare della Sardegna. Questi sono stati gli ingredienti di
una veloce scappata in Sardegna tra Cala Gonone e il Supramonte. Con
Cege, Ollivier, Stefano, Andrea, Lucio e Ricky siamo sbarcati a
Olbia il 21; il primo giorno ci siamo dedicati al cibo e all'Ichnusa,
visto la giornata di pioggia battente... Poi dal mattino successivo
fortunatamente è arrivato il vento da nord che ha spazzato le nuvole
e asciugato velocemente le pareti. Così nei 4 giorni successivi ci
siamo sparati 4 vie consumando tutta la pelle delle mani e
sfinendoci le braccia.
Queste le vie da me salite:
Monte Oddeu - Sale Grosso: 250m 6c+ max,
6c obbl RS2. Necessarie 2 corde da 50, 10 rinvii e friend dallo 0,4
allo 0,75. Via dallo spirito alpino, chiodata con parsimonia
soprattutto nei tratti più facili, dove bisogna guardare bene dove
passare e dove ci si può proteggere usando i friend. I passi di 6c
sono invece protetti bene. Discesa in doppia sulla via Nirvana che
sale subito a destra.
Punta Giradili - Senza Indugio: 350m
6c+ max 6c obbl S3. Necessarie 2 corde da 50m, 12 rinvii, friend
dallo 0,5 al 2. Una delle ultime vie aperte sulla Giradili da
Vigiani. Via molto varia che alterna placche a diedri e muri
verticali. Roccia bellissima anche se in alcuni punti bisogna
prestare attenzione. Chiodatura ottima, ma da andare "senza
indugio"...
Codula di Luna - Angelo Assassino:
250m 7b max, 6c obbl S2. Via decisamente
verticale ed atletica su una
bellissima parete nella codula di Luna.
Questa via è stata aperta in parte dal basso (con fix da 8mm) e poi
terminata dall'alto (fix da 10mm, non sempre posizionati in maniera
impeccabile). Necessarie due corde da 60m (fondamentali,
ultima doppia da S3 in strapiombo di 60 metri esatti!!) e 14 rinvii.
Bruncu Nieddu - Non Potho Reposare:
250m 7a max, 6b obbl S1. Via Plasir sulle placconate grigie del
Broccu Nieddu. Ottima come finale di vacanza quando mani e piedi non
ne possono più... Necessarie due corde da 50 e 14 rinvii.
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26 Settembre.
Alpinismo: Argentera-Cresta Sigismondi.
L'argentera con i suoi 3297m è la vetta più
alta delle Alpi Marittime. La cresta Sigismondi è una bella cresta
di 480m di dislivello che permette di arrivare in cima all'Argentera
per un bel percorso alpinistico. Con Filippo abbiamo sfruttato una
bella giornata di inizio autunno per salire questa classica del
cuneese. In totale dal parcheggio sono 1800m di dislivello che ci
hanno impegnati per 10h tra andata e ritorno. La cresta è molto
bella, più difficile ed esposta della est al Monviso, su buona
roccia (a parte i primi 100m), soprattutto se si segue sempre
fedelmente il filo di cresta. Come materiale serve una corda da 30m,
cordini e friend dallo 0.4 al 0.75, per proteggersi nei passaggi più
difficili; sul tracciato si trovano solo un paio di fettucce.
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29 Agosto.
Alpinismo: traversata Roccia Nera-Breithorn Orientale.
Dopo la parentesi extraeuropea, di nuovo sulle
Alpi. Le ultime perturbazioni hanno messo molta neve sopra i 3500m,
migliorando decisamente le condizioni. Con Filippo e Doriano siamo
andati a fare la traversata dalla Roccia Nera al Breithorn Orientale
partendo da Plateau Rosà con la prima funivia (7:15). Le condizioni
sono ottime, anche se in discesa dall'Orientale la molta neve
rallenta sicuramente la marcia e per prendere l'ultima funivia di
rientro (15:45) non bisogna certo attardarsi a guardare troppo il
panorama! Bravi Filippo e Doriano che, nonostante le vacanze e il
mare, si sono presentati in forma e siamo così riusciti a fare
questo giro in giornata, senza rischiare di rientrare a Cervinia a
piedi...
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3-23 Agosto.
Viaggi: India-Ladakh, Stok Kangri (6137m) e Golep Kangri (5950m).
Dopo due anni di assenza ritorno nuovamente in
Himalaya, questa volta nella regione del Ladakh nel nord dell'India
in compagnia di un bel gruppo affiatato e in parte già rodato in
altre spedizioni, composto da Renata, Idillia, Gianpiero, Rossella,
Mario, Silvio, Lorenzo e Rosanna.
La partenza non è delle migliori, causa maltempo il volo da Delhi
per Leh viene cancellato e a noi non rimane che volare a Srinagar e,
dopo una bella notte rilassante su una houseboat in riva al fiume,
raggiungere Leh con un giorno di ritardo via terra tramite il
Kashmir e una delle tante "strade più pericolose del mondo" con il
superamento di 3 passi fino a 4000m.
Dopo un giorno di turismo tra i tanti monasteri attorno a Leh,
partiamo per il trekking nel parco nazionale di Hemis. In totale
saranno 2 settimane in giro per le montagne dai colori incredibili
del Ladakh, dormendo sempre in tenda e superando i passi Shang La
(4930m), Matho La (4930m), Stok La (4850m) e Ganda La (4950m).
L'obiettivo della spedizione era anche la salita allo Stok Kangri
(6137m). Dopo 10 giorni di trekking facciamo campo a 5000m e il
giorno dopo partenza a mezzanotte per salire lo Stok Kangri. Grazie
all'ottimo acclimatamento effettuato, tutto il gruppo raggiunge la
vetta tra le 6 e le 6:30. Condizioni della salita ottime, percorso
vario e lungo con bella cresta alpinistica finale. Grande
soddisfazione per tutti, soprattutto per Rossella e Mario al loro
primo 6000. Discesa veloce al campo dove le nostre guide ladake
hanno già preparato noodles e torte per festeggiare e recuperare le
energie.
Dopo un giorno di riposo al campo base, saliamo anche il vicino
Golep Kangri (5950m), bella salita diretta con un finale più ripido
su ghiacciaio.
Gli ultimi giorni del viaggio li dedichiamo invece alla visita del
Taj Mahal e della città abbandonata di
Fatehpur Sikri,
l'ideale coronamento di queste 3 bellissime settimane passate in
India.
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30-31 Luglio.
Alpinismo: Nadelhorn.
Consueta chiusura di stagione sulle alpi in
compagnia di Bepi, Rino e Claudia. Quest'annp siamo andati al
Nadelhorn (4327m) uno dei tanti 4000 che circondano Saas Fee. Meteo
e condizioni perfette, finalmente temperature di stagione, salita
tutta su neve, non c'è ancora ghiaccio sulla cresta e ghiacciaio ben
chiuso.
E adesso, preparati i bagagli, si parte per il Ladakh!
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26-28 Luglio.
Alpinismo: Monte Rosa.
Sono già diversi anni che accompagno il
norvegese Gaute sulle alpi tra il monte Rosa e il monte Bianco, le
prime volte da solo, poi con amici e quindi con la fidanzata Carina.
Quest'anno ha deciso di fare le cose in grande ed è sceso in Italia,
oltre che con Carina, anche con tutta la famiglia: madre, padre,
fratello, sorella e cognato! La meta è stata il Rosa dove sono stati
3 giorni al rifugio Gniffetti e io assieme a Federico abbiamo potuto
godere della loro compagnia salendo nell'ordine la Piramid Vincent,
il Balmenhorn, il Ludwigshohe, la Parrot e la capanna Margherita.
Non male come collezione di cime, visto soprattutto che nessuno di
loro era mai stato oltre i 3000m!
Per quanto riguarda le condizioni del ghiacciaio, molti i crepacci
aperti, di dimensioni anche notevoli, soprattutto sotto la Vincent.
La traccia però è buona grazie anche al lavoro delle guide di Alagna
e Gressoney e si passa ancora bene. In questi giorni le temperature
sono di nuovo scese su valori stagionali e, complice anche il vento,
la neve ha tenuto bene durante tutto il giorno.
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23 Luglio.
Alpinismo: Rateau, cresta Ovest (3770m).
Veloce salita al Rateau con Filippo e Doriano.
Abbiamo preso la prima funivia (alle 9, non proprio prestissimo!) da
La Grave. Le condizioni del ghiacciaio sono ancora ottime (meglio
salire sulla destra del seracco, a sinistra la crepaccia è già molto
aperta), la cresta è tutta asciutta (si possono lasciare ramponi e
picozze alla base). Noi siamo saliti direttamente sul filo di cresta
con un primo tiro un po' più difficile (III-IV grado) ma di
soddisfazione su ottima roccia. Con il caldo di questi giorni, e le
condizioni dei ghiacciai che si stanno deteriorando, questa è una
salita decisamente da consigliare.
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15-18 Luglio.
Alpinismo: Monch (4099m) e Jungfrau (4158m).
Trasferta in terra Svizzera per scalare due
bei 4000m nell'Oberland Bernese. Con Fabrizio e Simone ci piazziamo
la prima sera nel campeggio di Grindenwald al cospetto della parete
nord dell'Eiger. Al mattino prendiamo il primo treno per lo
Jungfraujoch e saliamo il Monch per la sua estetica cresta sud in
ottime condizioni. Notte al rifugio MonchHutte, dove l'accoglienza e
le vivande superano ampiamente le nostre aspettative, grazie alla
rifugista dal nome tipicamente svizzero: Heidi! Al mattino, per
cercare di anticipare il caldo, partiamo alle 3:30 dal rifugio per
salire lo Jungfrau. Grazie all'ottimo allenamento dei miei due soci
prima delle 7 siamo già in cima, la neve ha già mollato con l'arrivo
dei primi raggi del sole, ma la discesa è ancora discreta e così
arriviamo alla stazione del treno prima del previsto. Presto si, ma
non abbastanza per non rimanere prigionieri dell'Eiger: chiusi nel
treno per due ore causa guasto a uno scambio, alla faccia della
precisione svizzera!
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11 Luglio.
Arrampicata: Daisy Chienne (250m 7b+ max, 7a obbl.).
Erano diversi anni che con Stefano volevamo
percorrere questa impegnativa via sulla Tour Termier (Briancon-Gran
Galibier), ma non eravamo mai riusciti a combinare. Quest'anno le
condizioni meteo sono ideali per scalare su questa parete ovest
posta a quasi 3000m, e quindi dovevano essere sfruttate, anche se
quest'anno Stefano aveva nelle braccia solo 3 giornate di scalata e
io arrivassi da 3 giorni di "quota" sul Rosa. Ma Stefano confida nel
suo talento e io nei miei superpoteri...
La via si è rivelata bella e impegnativa come ce la aspettavamo, la
successione dei tiri è 7a, 7a, 7b, 7b+, 7b, 7a, 7a, con un buon 7a
obbligatorio. Giornata da favola con condizioni meteo perfette per
scalare, noi abbiamo scalato sempre al sole attaccando poco dopo le
12. Nonostante le premesse, gran scalata per entrambi con la salita
quasi tutta a vista (a parte il tiro più duro), poi una volta
effettuata la discesa (decisamente aerea!!) tutta la stanchezza
nelle braccia di Stefano e nel mio fisico e venuta fuori, ma ne è
valsa la pena!
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8-10 Luglio.
Alpinismo: Giro del Rosa.
Di nuovo sulle tracce del Mezzalama, questa
volta a piedi e dal giro "giusto"... Partenza dalla Val d'Ayas e con
Roberto, Fabio e Filippo traversata del Castore. Giornata più fredda
e con vento forte che ci ha fatto tardare fino alle 7 la partenza
dal rifugio. Condizioni sul Castore ottime con cresta ben tracciata.
Al rifugio Sella cambio del gruppo e il giorno successivo traversata
del Naso del Lyskamm con Giancarlo, Carlotta, Luca e Simone. La
traversata del Naso si effettua ancora sul percorso classico anche
se inizia ad uscire del ghiaccio, sul pendio ovest abbiamo fatto 3
tiri di corda proteggendoci con delle viti da ghiaccio. La discesa
del pendio est è invece in neve e la crepaccia terminale ancora
chiusa.
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3-4 Luglio.
Alpinismo: Grande Casse.
Dopo un po' classici giri sul Rosa, con
Fabrizio e Salvatore siamo andati in Val Maurienne per salire la
Grande Casse (3855m) la cima più alta del parco della Vanoise.
Lungo ma piacevole avvicinamento al rifugio dove si sta molto bene
(considerando soprattutto che si è in Francia...). Al mattino, viste
le temperature alte e lo zero termico previsto nella ionosfera,
decidiamo per la partenza prima dell'alba. La salita è in buone
condizioni, per ora non c'è ghiaccio fuori; con queste temperature
scendendo entro le 9 si trova neve marcia ma senza sfondare troppo,
se però continua il caldo di questi giorni le condizioni
peggioreranno velocemente.
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21-25 Giugno.
Arrampicata: Ceuse-Gorges du Verdon.
Breve trasferta di 5 giorni in provenza per
un'accoppiata di posti mitici (e unici!) con Rosanna. Prima siamo
stati 3 giorni in quella giustamente definita da molti come la
falesia più bella del mondo: Ceuse. Primi due giorni passati nel settore Nitshapa lontano
dalle folle del we. Lunedì (senza francesi ma assieme a tutti gli
stranieri in vacanza...)un grande classico invece con Demi Lune. La
mattina del quarto giorno spostamento in Verdon e, sfruttando l'ombra
del pomeriggio, percorriamo la via "Surface (200m 7b+ max / 6b+
obbl.)" nel settore Grand Eycharme. Bella via moderna che alterna
strapiombi e placche grigie. L'ultimo giorno andiamo sull'altro
versante del canyon dove saliamo "Tandem pour une evidance (250m 6c+
max / 6b+ obbl.)", definita dalla guida come una delle vie che
presenta la maggior varietà di stili di scalata, dalla fessura, alla
placca, allo strapiombo, ai diedri. In effetti la via, oltre a
essere molto bella, presenta tutti i generi di scalata regalando
un'arrampicata entusiasmante fino all'ultimo tiro.
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30 Maggio - 2 Giugno.
Arrampicata: Gorges du Verdon.
Smessi gli sci, si ricomincia con
l'arrampicata, e in quale posto migliore riprendere ad arrampicare
se non in Verdon?! Ottima compagnia con gli amici Davide-Lucy e Gian
e Erika. Giornate strepitose e temperature già estive, così ci siamo
diretti nei settori all'ombra. A questo giro ci siamo concentrati
sul settore dell'Imbut che io non conoscevo. Primo giorno ci caliamo
su "Hold up Mental (200m 7b max, 6c obbl.)", bellissima via tutta su
muri tecnici. Nei giorni successivi niente calate ma avvicinamento a
piedi per le vicine "La Limite des Possibilités Humaines (200m 6c+
max, 6b obbl.)" e "Ca Passe ou Sarcasmes (6c+ max, 6b+ obbl.)", la
prima decisamente fisica con molti tiri in parte strapiombanti,
sulla seconda invece predominano le fessure e una scalata un po' più
alpina. Ultimo giorno a finire invece le braccia nella sempre bella
falesia di Hulk.
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18 Maggio.
Scialpinismo: Roccia Nera e gemello del Breithorn.
Viste le ottime condizioni di innevamento e
per sfruttare l'ultimo giorno di bel tempo prima delle perturbazioni
annunciate, con Luca siamo andati a Cervinia per fare ancora un giro
con gli sci. Partenza alle 6:30 dalla macchina, salita sulla pista
del ventina ancora ottimamente innevata (gli impianti sono chiusi
in settimana...) fino al colle del Breithorn. Da lì breve discesa e
risalita con i ramponi del bel pendio che porta in cima alla Roccia
Nera (4075m). Foto di vetta e via per cresta fino al gemello del
Breithorn (4105m). Poi rimessi gli sci bella discesa del ripido
pendio della Roccia Nera in perfette condizioni (neve trasformata
con buon grip) e rientro a Cervinia sci ai piedi (si tolgono in
basso un paio di volte per non più di 100m lineari), per un totale
di 2500m di dislivello e giusto in tempo prima dell'annunciato
peggioramento!
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10-11 Maggio.
Scialpinismo: Monte Bianco, parete N.
Quest'anno la stagione dello scialpinismo era
iniziata male, poca neve, sempre vento, non grandi condizioni per le
gite. Poi invece si è rivelata una delle migliori (e con più metri
di dislivello!) degli ultimi anni anche grazie a viaggi fuori dalle
alpi (Turchia e Norvegia) e gite e raid azzeccati come meteo e
condizioni. Non si poteva quindi concludere nel migliore dei modi se
non col la salita alla cima più alta delle Alpi: il Monte Bianco.
Con Massimo ed Enrico (ben allenati dopo il raid nell'Ortles)
abbiamo salito il Bianco in due giorni di meteo perfetto. Primo
giorno salita al rifugio Gran Mulets con passaggio della Junction in
buone condizioni (seguire la traccia più bassa in corrispondenza di
un paletto di legno, conviene legarsi per via di alcuni ponti di
neve sottili). Il secondo giorno salita dal Dome de Gouter su ottima
traccia prima in sci e poi a piedi tutto su neve. Cresta dalla
Vallot fino in cima ottima. In cima un po' di vento ma
fortunatamente più che accettabile che ci ha permesso di fare le
consuete foto di rito. Breve sosta e poi giù diretti dalla punta con
gli sci ai piedi per la parete N in ottime condizioni, tutta su neve
invernale a tratti portante e a tratti farinosa. Discesa lunghissima
fino alla Junction e poi un po' di monta e cala per arrivare alla
funivia: una degna chiusura di stagione!
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2 Maggio.
Skialp race: XX Mezzalama.
Missione compiuta! entrambe le squadre (io con
Federico e Paola, e Andrea con Pietro e Luca) del progetto Obiettivo
Mezzalama hanno concluso la mitica maratona bianca, quest'anno in
edizione speciale da Gressoney a Cervinia.
Il 1 maggio saliamo a Gressoney assieme alle altre 264 squadre
iscritte alla gara per il briefing. Come sempre precise informazioni
da parte di Adriano Favre, e soprattutto l'attesissimo consulto
meteo da parte di Mercalli. Si parla di finestra di bel tempo
proprio durante le ore di svolgimento della gara. All'uscita dal
palazzetto piove a dirotto e anche durante la notte si sente lo
scrosciare ininterrotto dell'acqua, le speranze di partire erano al
minimo... Poi il "miracolo" si avvera, sveglia alle 2:30, si aprono
le persiane e si vede subito una bella luna piena! Incredibile,
anche questa volta si svolgerà il Mezzalama!
La partenza viene posticipata alle 5:30, in modo da dare il tempo
alle guide alpine di sistemare e mettere in sicurezza il
tracciato, visto che sul Castore
sono caduti 40 cm di neve.
Ore 5:30: partenza a piedi molto suggestiva (ma spaccagambe...) tra
le vie del paese della Trinitè. Dopo 10 minuti si mettono gli sci e
su fino al primo cancello del Mantova. In alto come previsto il
vento soffia forte, si iniziano a vedere le prime squadre che si
ritirano, si capirà subito che sarà un'edizione durissima (e alla
fine le più di 80 squadre ritirate, record negativo di sempre al
Mezzalama, ne saranno la testimonianza). La prima salita è lunga e
dura, non penso ci siano gare di scialpinismo che presentino una
salita continua di 2500m tutta in fuoripista e in alta quota.
Inoltre le condizioni meteo con vento forte (una costante del
Mezzalama e del Rosa) rendono il tutto molto più duro e
dispendioso. La salita al Naso è ben tracciata e non si formano
code. La discesa invece è inevitabilmente complicata, pendio a
50/55° in ghiaccio vivo, anche se scalinato e con le corde fisse,
bisognava prestare la massima attenzione. Coda inevitabile
(soprattutto sulla linea di destra, quella che è capitata alla mia
squadra, sigh...) ma meno lunga delle previsioni, anche perchè tra
ritiri e iscritti (è stato il Mezzalama con meno partecipanti delle
ultime 4 edizioni forse l'inversione del percorso non ha raccolto i
favori sperati?). In coda un po' di malumore serpeggiava, visto che
il cancello orario del Sella era stretto, ma fortunatamente con
grande lungimiranza gli organizzatori decidono durante la gara di
allungare il tempo massimo di 30 minuti per permettere a chi ha
perso tempo in coda di riuscire a passare. Paola e Federico,
controllati e assistiti continuamente dal caposquadra, rimangono
sempre concentrati e così riusciamo a passare il cancello del Sella
13 minuti prima del limite. A questo punto (6h30 minuti già di gara
tirata nelle gambe e soprattutto nella testa) sale inevitabile la
stanchezza, non ci sono più cancelli, uno potrebbe pensare che sia
fatta, e invece siamo poco più che a metà dell'opera... Si riparte
per la salita al Castore. Ora le condizioni meteo sono ideali, non
ci sono più code, si può salire con il proprio passo e godere anche
degli incredibili panorami che sa dare il Rosa. Cima del Castore
quasi solo per noi (molti si sono ritirati e molti sono già arrivati
a Cervinia!), ormai è fatta, la discesa e la risalita verso il colle
del Breithorn scorrono via relativamente veloci, e poi solo più
discesa fino a Cervinia, già sotto la neve e nella nebbia, la
finestra di bel tempo è finita, così come quest'avventura!
Alla fine saranno 3800m di dislivello positivo, 800 in più che con
il percorso originale, e a queste quote sono tantissimi. Lo
testimonia il tempo dei primi 30% in più del precedente record, e
solo 8 squadre sotto le 6 ore di gara! Complimenti a Paola,
Federico, Pietro e Luca (e Andrea al suo 6 Mezzalama) che alla prima
esperienza al Mezzalama hanno concluso l'edizione più dura di
sempre, partite 264 squadre e solo 183 possono dire di aver finito
il XX Mezzaalama!!
Segui tutta l'avventura sul
blog obiettivo Mezzalama.
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22 Aprile.
Scialpinismo: Rocciamelone (3538m).
Sfruttando le ottime giornate e le buone
condizioni di neve, con Martino e Alex siamo saliti al Rocciamelone
dal bell'itinerario della val di Viù. Dal lago di Malciaussia (la
strada è chiusa a Margone, a meno di non avere qualche conoscenza
giusta...) circa 30 minuti di portage, poi neve continua. Il canale
della cavalla Bianco in ottime condizioni (un po' slavinato i primi
100m, ma si passa bene), ultimi 100m per arrivare in punta invece
pelati, si sale a piedi.
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18 Aprile.
Scialpinismo: Tour del Thabor (couloir des Modanais diff.: 4.2 E2).
Ultimo allenamento per composizione mista A-B.
Federico aveva bisogno ancora di un lungo prima del Mezzalama , e
allora con lui e anche Luca (lo stakanovista del gruppo assieme a
Paola) siamo andati in Valle Stretta (Bardonecchia) per rifinire la
preparazione. Salita rapida al Thabor (2h), poi dopo una breve pausa,
discesa a nord nel bel couloir des Modanais (diff.: 4.2, E2),
risalita al colle della Gran Bagna, discesa e ancora su al colle
della Gran Somma. Bell'allenamento, 2800D+ e 30 km, ottime risposte
da parte di Federico e Luca, e questa volta nessuna crisi di fame
grazie alla fornitura Enervit!!!
Vai al
blog obiettivo Mezzalama.
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15 Aprile.
Scialpinismo: Monte Rosa 4x4000.
Allenamento in quota per entrambe le squadre
al completo. Sfruttando la giornata bellissima, siamo saliti a
Indren con le funivie da Gressoney per poi salire fino alla capanna
Margherita. Dopo una breve sosta nel locale invernale, discesa e
concatenamento di Parrot, Ludwigshoe e Piramid Vincent. Ottimo
allenamento alla quota, ma anche alle creste e ai tratti tecnici che
dovremo affrontare con i ramponi e in cordata il giorno del
Mezzalama. Intanto sul ghiacciaio del Rosa fervono i preparativi, il
tracciato è già stato palinato fino alla base del naso. Le
condizioni per ora non sono ottime, manca molta neve e il ghiaccio
la fa da padrone, sicuramente se non cambiano le condizioni sarà un
tracciato molto tecnico!!
Vai al
blog obiettivo Mezzalama.
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10-13 Aprile.
Scialpinismo: Raid Zebrù-Cevedale.
Quattro bellissimi giorni nel gruppo del
Cevedale per un raid impegnativo ma di gran soddisfazione. Gruppo
collaudato già lo scorso anno durante il raid della Mejie, tutti
skialper ben allenati e preparati alle difficoltà e dislivello delle
varie giornate. Quest'anno mancava Ernesto tenuto purtroppo fermo da
un infortunio, ma è stato ben sostituito dal "ripidista" Popi.
Il primo giorno siamo saliti al rifugio Pizzini.
Secondo giorno andiamo per la cima più ambita, il Gran Zebrù
(3851m): salita impegnativa e discesa con gli sci direttamente dalla
croce di vetta su neve dura e non facile perchè un po' rovinata dai
passaggi. Visto che la giornata era ancora lunga, ci siamo concessi
ancora un bel giro con colle delle Pale Rosse (3379m) e colle Zebrù
nord (3001m).
Terzo giorno gita d'ambiente con classica traversata Cevedale
(3769m) e Palon della Mare (3703m) e discesona al rifugio Branca.
Quarto giorno saliamo la punta S. Matteo (3678m), discesa intonsa e
strepitosa dal ripido dosso NE e salita alla punta Pedranzini
(3599m) con bellissima discesa finale fino ai Forni.
Meteo e condizioni della montagna perfette, come pure l'accoglienza
nei rifugi. Complimenti a Orfeo, Andrea, Max, Popi, Enrico e Martino
che si sono "sciroppati" quasi 7000m in 4 giorni (e 6000 in tre
giorni!!), ma viste le condizioni e le montagne salite, la fatica è
stata ampiamente ripagata!
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8 Aprile.
Sci ripido: Rocca Bernauda (diff.: 4.2 E3).
Neanche
il tempo di disfare le valige e già di nuovo sulle montagne di casa.
Sfruttando le ottime condizioni con Alberto e Paola siamo andati in
Valle Stretta a salire il bel pendio SO della Rocca Bernauda. Ottime
condizioni, neve tutta trasformata, dura nel canale che ha mollato
il giusto, mentre la parte alta perfetta per sciare in tranquillità.
Si arriva comodamente in macchina fino ai rifugi.
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1-7 Aprile.
Scialpinismo: Turchia - Ala Daglar.
Dopo la Norvegia altra trasferta scialpinistica riuscitissima. Con
Silvia, Erika, Rosanna, Riccardo, Gian e Martino siamo stati in
Turchia per una settimana di scialpinismo. Dopo essere atterrati a
Kayseri, la sera eravamo già nella nostra comoda e accogliente casa
nel parco dell'Ala Daglar, serviti e riveriti da Ibrahim, Arif e
Ozum. Tra i monti dell'Ala Daglar, abbiamo salito il Kortleki, l'Avci
Veli e l'Emler. Tutte gite molto belle da far invidia ai più bei
itinerari sulle nostre alpi. Condizioni meteo perfette (a parte l'Emler
con giornata nuvolosa), molta neve, praticamente siamo sempre
partiti con gli sci dalla macchina, trasformata su tutti i versanti
e ancora farina nell'esposizione N. Dopo un giorno di meritato
riposo e immancabile visita alla vicina Cappadocia, ci siamo
concessi anche l'ultima cima, la vetta più alta dell'Anatolia: il
monte Erciyes 3920m. Salita lunga (1800m, in parte con impianti) e
con tratto finale alpinistico su 500m di canale a 35/40°. Neve
perfetta portante e meteo ottimo: la classica ciliegina sulla torta!
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31 Marzo.
Scialpinismo: Morefreddo-Ruetas.
Giornata di vento forte, ma visto che poi si parte per la Turchia,
si sfrutta l'ultimo giorno disponibile per fare un'uscita di
scialpinismo-allenamento con Luca e Alberto in Val Troncea. Da
Pattemonche saliamo al Morefreddo, poi scendiamo il bel pendio ovest
tutto in trasformata verso il Ruetas. Risalita in cima al Ruetas per
la parete SO, con tratto finale a 40/45° in ramponi. Vento
fortissimo in cima che rende difficile il cambio assetto,
velocemente giù su crosta morbina e risalita verso il Bric
Mezzogiorno, con discesa finale fino alla pista di fondo per un
totale di più di 2000m. Viste le condizioni, mega-giro rubato!!
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29 Marzo.
Scialpinismo: Ciantiplagna.
Viste le buone condizioni, soprattutto nei versanti esposti al sole,
di nuovo in val Chisone per una gita di scialpinismo.
Questa volta siamo saliti alla Ciantiplagna da Balboutet. Primo
tratto fatto a piedi (in discesa con un paio di metti e togli il
portage si riesce a ridurre a pochi minuti) fino alla strada dell'Assietta.
Da lì tutta neve trasformata, siamo saliti dal colle delle Vallette,
per poi scendere direttamente dalla cima la parete SO. Prima parte
su crosta sciabile con attenzione, poi dai 2600m in giù su neve
trasformata portante. Gran gruppo di ottimi scialpinisti con Silvia,
Francesca, Martino, Carlo, Luli, Michele e Adolfo.
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28 Marzo.
Skialp race: coppa del mondo skialp al Mondolè (Prato Nevoso).
Gara open di coppa del mondo a Prato Nevoso, bel percorso con 6 salite e
discese e salita al Mondolè, guarda le foto e i commenti sul
blog.
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22 Marzo.
Skialp race: Periplo del Monte Rosso (Oropa).
Gara di coppa Italia ad Oropa sotto una fitta nevicata con il
Periplo del Monte Rosso, guarda le foto e i commenti sul
blog.
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19 Marzo.
Scialpinismo: Breithorn.
Uscita d'allenamento in quota
al Breithorn
e primo 4000 per Luca della "squadra B"
del progetto Mezzalama,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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13-17 Marzo.
Scialpinismo: Norvegia-Alesund.
Trasferta riuscitissima in terra norvegese in compagnia di Carlo,
Arturo, Silvia e Martino. Come meta abbiamo scelto Alesund che si
trova nel sud della Norvegia e quindi facilmente raggiungibile con
poche ore di volo da Torino. Il posto è veramente fantastico con
paesaggi incredibili e tipici norvegesi. Le possibilità di gite con
vista mare e fiordi sono innumerevoli e tutte raggiungibili
comodamente con la macchina. Ce ne sono per tutti i gusti,
difficoltà e dislivelli. Noi siamo anche stati fortunati con il
meteo, trovando giornate eccezionali, non una nuvola, cielo limpido
e temperature ideali. Non ci siamo fatti mancare anche una gita in
traversata con discesa diretta sul mare e rientro in barca. E alla
sera gran mangiate di salmone! Onestamente non potevamo chiedere di
meglio...
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11 Marzo.
Sci ripido: Gran Guglia canali N (diff.: 4.1 E2).
Con Andrea siamo andati in val Germanasca a scendere questi due bei
canali della Gran Guglia. Condizioni ottime, canali ancora vergini,
entrambi si presentano in farina pressata con ottimo grip. Anche la
conoide e la parte bassa è tutta portante in farina pressata, poi
dal lago verde a Giordano neve marcia. Noi abbiamo risalito due
volte il canale di sinistra per poi scendere entrambi i canali.
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10 Marzo.
Skialp race: Rifugio Gniffetti.
Uscita d'allenamento con la squadra A e la "nuova" squadra B
del progetto Mezzalama
al rifugio gniffetti,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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6-8 Marzo.
Scialpinismo: Val Chisone.
Tre bellissime giornate di sci in val Chisone. Condizioni veramente
top, siamo stati sempre su esposizioni sud trovando neve trasformata
che non fa rimpiangere la migliore farina.
Il primo giorno Grand Mioul dal col del Pisse raggiunto facilmente
con gli impianti di Pragelato. Secondo giorno, sempre sfruttando gli
impianti di Pragelato, siamo saliti al Morefreddo e poi scesi i bei
pendii tra il Morefreddo e il Ruetas verso la val troncea. Rimesse
le pelli abbiamo attraversato e raggiunto il Mezzogiorno. Da qui
discesa strepitosa (a parte primi 200m ventati) fino alla pista di
fondo.
Il terzo giorno chiusura con la "classica" della valle: la Francais
Pelouxe, anche qui neve 5 stelle!! I degni compagni di questo
minitour sono stati: Francesca, Silvia, Roby1&2, Carlo, Martino e
Luli.
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3 Marzo.
Scialpinismo: Punta Mulattiera.
Uscita d'allenamento con Paola, e per l'occasione con il gradito ritorno di
Davide,
nell'ambito del progetto Mezzalama,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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1 Marzo.
Scialpinismo: Cime de la Seur.
Dopo una gara lunga e dura come la Monterosaski, niente di meglio
che una bella gita "defaticante" in buona compagnia con Silvia,
Carlo e Martino. Siamo andati alla cime de la Seur con patenza dal
Pian del Colle e passando per il pas de Rousses. Ottima gita,
peccato per la neve che a causa di un repentino rialzo termico si è
rivelata pesante e lentissima (con conseguente zoccolo in salita).
Per arrivare al pas de Rousses c'era una discreta cornice, ma che è
stata spianata e vinta a colpi di picozza :-).
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28 Febbraio.
Skialp race: Monterosaski.
Quinta edizione e terza partecipazione per me alla Monterosaski, la
gara che si svolge sulle piste del Monterosa con partenza e arrivo a
Gressoney per un totale di 3000m di dislivello e 30 km. Ottimo
decino posto assoluto in coppia con l socio Alex Peraudo
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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26 Febbraio.
Cascate di ghiaccio: Antares (Valsavaranche).
La stagione delle cascate di ghiaccio sta volgendo al termine, ma ci
sono ancora colate in ottime condizioni. Una di queste è Antares al
fondo della Valsavaranche. Bella struttura salibile in due tiri,
attualmente prende sole un paio d'ore al mattino, ed è sempre un
piacere scalare al sole (non capita spesso su cascate!), oggi ci
volevano gli occhiali per non rimanere abbagliati!
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22 Febbraio.
Fuoripista: Monginevro.
Altra bellissima giornata di freeride al Monginevro. Condizioni
veramente top sia come meteo che come neve, 30 cm caduti nella notte
e tutto da tracciare! Assieme a Silvia, Tazio, Martino, Roberto e
Carlo abbiamo tracciato in maniera chirurgica molti pendii, le foto
possono testimoniare le firme che abbiamo lasciato, anche se
dureranno fino alla prossima nevicata...
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19 Febbraio.
Scialpinismo: Aquila.
Uscita d'allenamento con Paola e Federico
nell'ambito del progetto Mezzalama, 1900m di dislivello e tanto
divertimento e powder in discesa all'Aquila,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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17 Febbraio.
Fuoripista: Jafferau.
Dopo la prima parte dell'inverno parco di
neve, finalmente sono entrate delle perturbazioni che a cicli quasi
settimanali, hanno scaricano un bel po' di neve. Con Alessandro e
Martino siamo andati allo Jafferau, dove sono scesi 40 cm di neve
fresca, ottimi per garantirci una bella giornata di sci; anche
perchè al nostro arrivo era ancora tutto intonso e, nonostante la
giornata bellissima, c'era pochissima gente con cui contendersi gli
spazi da sverginare!
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12 Febbraio.
Scialpinismo: Aquila.
Condizioni fantastiche per questa
classicissima a due passi da Torino. L'ultima nevicata ha lasciato
tanta neve anche in val Sangone, e incredibilmente ci sono ancora
tanti spazi intonsi dove poter lasciare impresse le proprie curve.
Il pendio che dà verso la Rocca Parei presentava giusto 5 tracce. Io
e Roberto ne abbiamo aggiunte altre 4!! La neve era troppo bella per
limitarsi a una sola risalita...
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11 Febbraio.
Scialpinismo: rifugio Mantova.
Uscita d'allenamento con Paola
nell'ambito del progetto Mezzalama
alla scoperta della prima parte del percorso di gara,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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6 Febbraio.
Fuoripista: Jafferau.
Alla fine la Big Snow è arrivata anche
quest'anno, si è fatta attendere, ma poi ha scaricato la tanto
sospirata neve! Giornata da sci extralarge assieme ad Arturo e
Martino, a fine giornata si contavano quasi 1m di neve fresca.
Praticamente nessuno, piste non battute e fuoripista in mezzo ai
boschi tutti da tracciare. A fine giornata l'altimetro segnava
10.000 di discesa totale: non male!!
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3-4 Febbraio.
Cascate di ghiaccio: val Varaita.
Due bei giorni di cascate in val Varaita in
compagnia di Denis e Giovanni. Le condizioni sono buone, ci sono
praticamente tutte le linee, dalle classiche alla chandel Gastok.
Noi siamo andati il primo giorno a vedere la nuova "creazione" di
Piras e CO: la cava alta. E' un nuovo settore di monotiro 15 minuti
sopra il classico settore di Castello. Attualmente sono presenti
quasi una decina di itinerari di ghiaccio perfettamente formati. Il
secondo giorno, sotto una leggera nevicata, siamo invece stati nei
due settori dell'anfiteatro. A sinistra ci sono due linee ben
formate e salibili, mentre le altre sono ancora in formazione. Il
settore destro è invece tutto formato, anche se alcune linee
colavano parecchio.
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1 Febbraio.
Scialpinismo: tour Giassez-Fournier.
Alla partenza il meteo non è dei più clementi
e la strada verso le grange Chabod è costellata di pietre che non
fanno presagire nulla di buono... Confidando però nelle più che
buone condizioni trovate al Monginevro il giorno prima, assieme ai
fedelissimi Silvia, Carlo e Martino saliamo fiduciosi verso il
Giassez. E la nostra fiducia verrà ripagata! Dalle grange Chabod
fino in cima manto nevoso costante e un buon 30 cm di farina di
ottima qualità che ci regala un discesa come quest'anno non ci era
ancora capitato! Per evitare il tratto finale con poco fondo,
saliamo al colle Begino e da qui alla Fournier da dove scendiamo sul
lago Nero. Qui incredibilmente la farina si assesta sui 60 cm (!?),
discesa breve ma di pura libidine! Poi stradina battuta fino a
Bousson.
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31 Gennaio.
Fuoripista: Monginevro.
Prima giornata di fuoripista con gli impianti
della stagione. La neve caduta provvidenzialmente il venerdì (circa
20-30 cm) ci ha regalato delle discese in farina su pendii intonsi.
Le temperature fredde e la poca gente presente ci ha fatto godere di
un paio di discese nel vallone dei Mandarini da ricordare. Ottimo
anche il fuoripista dal colletto verde verso Claviere.
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25 Gennaio.
Scialpinismo: Rocce Verde.
Gita di scialpinismo in compagnia di Silvia,
Martino, Roberto, Andrea e Carlo. Già il giorno prima ero stato alla
Melmise e avevo costatato le buone condizioni di questo versante di
Bardonecchia, soprattutto per il periodo di magra come quest'anno. E
anche le Rocce Verdi si sono rivelate una buona destinazione:
niente pietre, sci dalla macchina e anche un
tratto di bella farina nel bosco. La parte alta è ventata, ma sempre
portante con le zone pelate ben visibili e non si rischia di toccare
pietre.
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17-18 Gennaio.
Cascate di ghiaccio: Val Varaita.
WE di cascate in Val Varaita in compagnia di
Denis, Roberto e Andrea. La cosa più difficile è stato trovare un
posto dove pernottare, visto che in valle si teneva un improbabile
raduno di motociclisti (compresi sidecar e Vespe...). Il sabato ci
hanno accolti 30-40 cm di neve caduta il giorno prima, che hanno
"sommerso" molte delle mete previste. Così siamo andati alla Berrò,
che tutto sommato era in buone condizioni, molta neve ma anche
ghiaccio. Tanta gente, ma fortunatamente tutti dietro di noi :-)!
La domenica invece classica visita alla falesia di Castello, dove si
stanno formando molte linee, attualmente ce ne sono un paio a
sinistra e praticamente tutte quelle del settore destro.
Incredibilmente pochissima gente e così siamo riusciti a salire
tutte le linee scalabili anche più volte fino ad esaurimento
braccia! Temperature finalmente invernali.
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12 Gennaio.
Cascate di ghiaccio: Rio Gentira.
Viste le buone condizioni delle cascate di
ghiaccio della valle Argentera, ritorno in compagnia di Diego e
Martino per salire la bella goulotte del Rio Gentira. Le condizioni
sono buone, solo in un paio di punti il ghiaccio è veramente sottile
con molta acqua che scorre sotto, però non dà problemi. La strada è
formalmente chiusa al transito, noi siamo passati con un 4x4, ma
sono consigliatissime le catene, visto che la strada è una lastra di
ghiaccio, altrimenti a piedi con i ramponi (o i pattini, a
scelta...).
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10 Gennaio.
Cascate di ghiaccio: Rio Guccie.
Al mattino alle 9 a Pont Terrible c'erano 10
gradi, neanche quest'estate era così caldo... Un po' titubanti ci
siamo inoltrati nella valle tra neve molle, acqua e placche
ghiacciate che hanno regalato qualche scivolone. Fortunatamente le
classiche cascate (Gentira, Guccie e Boucher) erano ben formate e il
giorno di temperature folli non hanno rovinato troppo le strutture.
Noi abbiamo optato per il Rio Guccie che ben si prestava alle prime
esperienze di arrampicata su ghiaccio per Andrea, Roberto e Denis.
Il primo tiro si può salire su diverse linee, il secondo ha ghiaccio
migliore sul lato sinistro. Al ponte c'è il divieto di accesso,
volendo con un 4x4 si riesce a salire (molto ghiaccio sulla strada).
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6 Gennaio.
Scialpinismo: Grand Charvia e Dormillouse.
Uscita d'allenamento assieme a Davide nell'ambito del progetto Mezzalama,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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5 Gennaio.
Scialpinismo: Traversata di Rochers Charniers.
Altra gita sci ai piedi dalla macchina con la
traversata di Rochers Charniers con Silvia, Andrea, Roberto, Carlo e
Martino. Siamo partiti dal Monginevro dove si può prendere
l'impianto Serre Tribou per raggiungere il vallone ed evitarsi
un'ora di trasferimento, e saliti per la classica parete ovest
(utili i ranpant). Siamo poi scesi nel bel vallone est che da su
Fenils su neve discreta (la consueta ventata portante, con qualche
tratto di farinella) e risaliti al colle dello Chaberton. La discesa
dal colle è stata migliore del previsto, tutta in neve trasformata
mollata il giusto, poi stradina di rientro dove si deve
slalomeggiare tra le pietre, ma non si tolgono mai gli sci.
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3 Gennaio.
Scialpinismo: Morefreddo e Monte Grand Miuls.
Accoppiata di cime in val Chisone sfruttando
gli impianti di Pragelato. La funivia di Pragelato (A/R 7 euro)
permette di alzarsi di quota e mettere subito gli sci evitando il
noioso portage. Dall'arrivo della funivia siamo saliti al Morefreddo,
per poi scendere nel vallone del Pis su neve ventata dura. Quindi
rimesse le pelli siamo saliti al monte Grand Miuls per la parete sud. Discesa su
neve primaverile da 5 stelle e breve risalita al col del Pis per
rientrare alla seggiovia di Pragelato.
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2 Gennaio.
Scialpinismo: Col du Raisin.
Inizio d'anno con una classica gita di
scialpinismo. Alla ricerca delle zone più innevate, in questo inverno
particolarmente secco, siamo andati in Val Clarèe. La strada è
chiusa a Nevache, ma si mettono subito gli sci visto che la strada è stata
battuta. La val Clarèe si è rivelata essere molto
più innevata rispetto alle altre valli limitrofi e italiane, già
sopra i 1900m
(soprattutto nei versanti nord)
c'è fondo continuo e un buon 50 cm di neve che aumentano con
la quota. Noi siamo stati al col du Raisin, trovando neve più che
discreta con anche dei bei tratti di farina; sicuramente fino ad ora una delle
migliori della stagione.
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31 Dicembre.
Scialpinismo: Col du Vallon.
Gita di fine anno in valle Stretta. La
nevicata del 27 ha messo circa 20 cm di neve fresca, ma si continua
a sciare bene solo sopra i 2000m, sotto non c'è fondo.
Fortunatamente però Dal Pian del
Colle la strada è stata battuta dal gatto e quindi
si sale e si scende con gli sci fino al pian della fonderia senza
problemi. Da qui fino alla Maison de Chamois bisogna fare attenzione
a non toccare pietre. Dalla Maison de Chamois c'è neve portante con
fondo, con alternanza di farina pressata, primaverile, e qualche
tratto di farina sempre ben
sciabile.
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21 Dicembre.
Scialpinismo: Sommeiller.
Il Sommeiler dal vallone d'Ambin è una
classica gita primaverile di fine stagione, ma viste le condizioni e
le temperature attuali si è rivelato un ottimo itinerario di inizio
stagione. E dire che oggi sarebbe il primo giorno d'inverno...
Le condizioni però sono più che discrete, si arriva in macchina al
Levi Molinari, da lì circa 30 minuti a piedi su sentiero fino al
pianoro sopra la cascata e poi si mettono gli sci. Nella parte bassa
la neve non è sempre portante, ma dal lago delle monache fino in
cima si scia bene su neve portante, con alternanza di farina
pressata molto bella a ventata dura, con molti sastrugi di
proporzioni anche himalayane. Nessuno in giro, solo io, Martino e
diversi camosci.
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14 Dicembre.
Scialpinismo: Valfredda.
Seconda uscita d'allenamento assieme a Davide nell'ambito del progetto Mezzalama,
guarda le foto e i commenti sul
blog.
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13 Dicembre.
Scialpinismo: Ramiere (valle Argentera).
Ritorno all'attività scialpinistica, dopo la
trasferta arrampicatoria in Sicilia. Visto le condizioni della neve,
l'imperativo è partire in alto, quindi
assime ad Orfeo, Max, Enrico, Fabrizio e
Alberto
si prova ad andare in valle Argentera
per il versante nord della Ramiere. La strada è percorribile con un
4x4 fino alla base del sentiero della Ramiere. Breve portage fino al
pianoro e da lì neve portante fino al colle, dal colle alla vetta si
va a piedi per mancanza di neve. Gran ventone dal colle in cima, e
solo lo stoico (?!) Alberto ha voglia di farsi scartavetrare la
faccia per arrivare fino alla croce di vetta per poi scendere da
nord. Per tutti gli altri stop a circa 3100m di quota (dove
attualmente si tolgono gli sci) e rientro dalla normale. Condizioni
mediocri, il vento di giovedì ha rovinato molto, pochi tratti di
farina si alternano a tratti di crosta portante e non portante.
Viste numerose placche a vento, piccole ma insidiose, da fare
attenzione! Diciamo che la situazione non può che migliorare,
perlomeno non si toccano pietre...
Foto
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