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2018 |
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29-31 dicembre.
Scialpinismo: val Clareè
Visto l'anticipo di primavera, nonostante
il calendario dica che siamo a fine dicembre, per festeggiare
degnamente la fine del 2018, con un nutrito gruppo di scialpinisti
passo una bella tre giorni tra val clareè e valle stretta. Si
comincia con Martino e Arturo con uno splendido Tabor dal pian del
colle. Sci dalla macchina, salita tutta per noi e neve
incredibilmente bellissima, uno dei Tabor migliori di sempre, farina
pressata in alto seguita da ottima neve trasformata in basso. Il 30
ci si sposta in val Clareè con l'aggiunta di Enrico, Silvia,
Carlotta, Giancarlo, Roberto e Luli. Primo giorno classico Pic du
Lac Blanc, un po' sotto le aspettative causa vento che non ha
permesso alla neve di mollare nella parte bassa. La sera pernotto
assieme a Silvia, Martino e a Tazio che ci raggiunge nella notte, al
bel refuge du Laval, e il 31 si festeggia la fine dell'anno con una
rocca gran Tempesta in boucle con discesa sul refuge Drayer.
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20 dicembre.
Scialpinismo: monte Vin Vert
Per ora non è la stagione sciistica più
nevosa degli ultimi anni, però sapendo cogliere il momento giusto e
sfruttando le migliori condizioni possono venire fuoti delle belle
giornate di sci. E così è stato per questo giro in compagnia di
Enrico. Visto che sotto i 2000m c'è poco fondo, tanto vale ripetere
il giro dello Jafferau dai bacini, questa volta però grazie alla
nevicata della notte, ad accoglierci tenta bella neve fresca
invernale su tutto il percorso. Una volta scesi in val fredda,
saliamo al monte Vin Vert, grande fatica a battere la traccia, ma
mega godimento in discesa, che è proseguito anche sulla bella
discesa in fuoripista dello Jafferau.
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15 dicembre.
Scialpinismo: Testa di Coin
La stagione scialpinistica incomincia con
una bella traversata: dai Bacini salita allo Jafferau, discesa in
val fredda su ottima farina e risalita sui bei pendii soleggiati
della testa di Coin, per poi rientrare ai bacini per un totale di
2300m e 20km. Giro effettuato in compagnia di Martino, Carlo e
Alberto, ottimo allenamento per progetti futuri (Mezzalama??!!??)
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5-12 novembre.
Arrampicata: Sardegna
Le tradizioni vanno rispettate, e così
anche quest'anno classica trasferta autunnale in Sardegna in
compagnia di Olivier.
Visto il perdurare delle piogge in Piemonte, non potevamo scegliere periodo migliore, arrivare in Sardegna e
trovare il sole per 7 giorni vale già la trasferta! Ma visto che la
discesa in Sardegna prevedeva scalare, non ci siamo tirati indietro,
e abbiamo consumato, come da consuetudine, pelle delle dita e braccia
tra le rocce del supramonte. Ecco l'elenco delle vie e falesie
visitate durante questa settimana:
Monte Oddeu - Se vedi grigio sposta
l'elefante: 210m 7a max,
6c obbl, S2+. Necessarie 2 corde da 60, 15 rinvii ed eventualmente
qualche friend medio/piccolo per proteggere i tratti più facili.
Bella via che sale per muri grigi, con qualche tratto di roccia più
rotta, strepitoso il quarto tiro. Discesa in doppia sulla via.
Monte Uddè - La Sguercia: 260m 7b max, 6b+ obbl, S2. Necessarie 2 corde da
60m, 12 rinvii, utile qualche friend
piccolo per proteggere i tratti più facili. Una delle prime vie
aperte nel bell'anfiteatro del monte Uddè, Via continua con i due
tiri più impegnativi su roccia impeccabile.
Punta Argennas - Autopsia per un alieno:
135m 7b max, 6b+ obbl, S1+. Via di soli 4 tiri,
tutti bellissimi e omogenei (7a+, 6c+, 7a, 7b). Via chiodata
dall'alto stile falesia, necessari solo 15 rinvii, discesa a piedi o
in doppia (basta una corda da 80m).
Falesia Genna Croce:
Falesia esposta ad est e situata a circa 1000mdi quota, ottima con
il caldo. Muro verticale grigio compattissimo, vie tecniche dove
servono piedi precisi e dita forti.
Falesia Pederiva: Settore storico della codula Fuili, forse
una delle falesie di cala Gonone con la roccia migliore, un
bell'antro strapiombante di roccia rossa con un bel mix di canne,
buchi e tacche.
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11-26 Settembre.
Viaggi: Cile, scialpinismo sui vulcani
La stagione sciistica quest'anno
incomincia presto. Con un bel gruppo di agguerriti skialper
(Barbara, Cristiana, Tazio, Martino, Luli, Gabriele, Adolfo e
Giorgio), siamo migrati dall'altra parte dell'oceano alla volta dei
vulcani cileni. Il viaggio parte subito alla grande, le belle
giornate di sole e le ottime condizioni di neve ci permettono subito
di salire i vulcani Nevado de Chillan, l'Antuco e di fare un paio di
tentativi al Loquimay. Poi purtroppo l'arrivo del maltempo ha
cambiato i nostri piani e da skitour, il nostro viaggio si è
trasformato in un viaggio enogastronomico verso il sud, facendo i
turisti fino alla bellissima isola di Chiloe e consolandoci con
l'ottima cucina cilena e i suoi vini.
Toccherà quindi
tornare per salire i vulcani del sud, anche perché i paesaggi visti
sono bellissimi, la neve e i pendii incontrati sembrano fatti
apposta per lo scialpinismo e soprattutto sciare assistendo in
diretta ad una esplosione da un'emozione semplicemente
indescrivibile!!!
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11-27 Agosto.
Viaggi: Ladakh, trekking Markha Valley, Kang Yatze (6246m) e Dzo
Jongo (6230m)
Ero già stato in Ladakh nel 2015 con un
gruppo ed eravamo stati nella valle di Stok con la salita ai 6180m
dello Stok Kangri. Viaggio riuscitissimo tanto che a 3 anni di
distanza con me torna anche
metà del gruppo del 2015. In totale siamo in 9 che voliamo in India:
io, Rosanna, Idilia, Rossella, Gianpiero, Mario, Enzo, Simone e
Fabio. Dopo la fase di acclimatamento tra la visita della capitale
Leh e del bel lago Pangong, partiamo per il trekking della Markha
Valley. Con noi c'è in pratica lo stesso staff della volta scorsa
capitanato da Eidgah e dai due Sherpa nepalesi Lakpa e Shira che mi
aiuteranno ad accompagnare il gruppo alla scalata dei due 6000 in
programma. Notti sempre in tenda e trasporto del materiale coi
cavalli e muli. Il trekking della Markha Valley è uno dei più
frequentati del Ladakh, per bellezza e facilità di accesso.
Nonostante questo rimane un posto selvaggio e spesso abbiamo
condiviso i campi con non più di una o due spedizioni. Dopo 4 giorni
arriviamo ai 5050m del campo base del Kang Yatze, il primo dei due
obiettivi della spedizione. Il giorno successivo mentre l'intero
gruppo riposa e continua la fase di acclimatamento, io e Lakpa
saliamo fin a 5700m per vedere le condizioni della salita. La salita
ai 6246m del Kang Yatze prevede una prima parte facile su pietraia
per poi proseguire con un pendio glaciale sui 35/40° fortunatamente
in ottime condizioni grazie alle nevicate recenti. Si parte all'1 di
notte, e dopo circa 6 ore tutto il gruppo diviso in tre cordate
arriva in cima, foto e festeggiamenti di rito e poi veloce discesa
al campo base dove ci aspetta la classica zuppa di noddles, ottima
per reintregrare carboidrati e liquidi, e il giusto riposo. Il giorno successivo ci spostiamo di
valle e arriviamo ai 5100m del campo base dello Dzo Jongo (6230m).
Non si cambia il programma vincente e quindi prima della salita
altro giorno di riposo nel quale io e Lakpa ci concediamo una veloce
salita alla vetta (4h tra andata e ritorno) in modo da constatare di
persona le condizioni dell'itinerario. Anche qui ottime condizioni,
salita tutta asciutta, possiamo lasciare al campo picozza e ramponi.
Il giorno dopo si ripete la salita con tutto il gruppo, questa volta
a un ritmo più tranquillo, godendo anche dei bellissimi scenari che
offre questa cima, con vista che spazia tra le montagne del Ladakh e
del Karakorum. A questo punto non ci rimane che un giorno di
trekking per superare il Kongmaru La (5230m) e rientrare a Leh dove
possiamo finalmente brindare con la birra (e non più a thè...) le
salite e il bel trekking effettuato.
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4-6 Agosto.
Alpinismo: Stralhorn e Allalinhorn
E' dall'estate del 2010 che ogni anno (a
parte lo scorso, causa mio infortunio...) il trio trentino di Bepi,
Rino e Claudia viene con me a fare un giro tra le montagne e i 4000
delle alpi dell'ovest. Dopo essere stati tra il Rosa, gli Ecrins, il
Monviso e il Gran Paradiso, torniamo per la terza volta nel Vallese.
Facendo base nell'ottima Britanniahutte, saliamo in successione lo
Stralhorn e l'Allalinhorn. Gran caldo, ghiacciai che iniziano a
soffrirne, ma condizioni ancora buone e altri due 4000 conquistati
dai tre trentini!
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27-30 Luglio.
Alpinismo: Rateau e Mejie
Come sempre gli Ecrins sono garanzia di
belle salite, ambiente selvaggi e poca gente in giro. Con Carlotta e
Giancarlo prima saliamo la bella cresta ovest del Rateau, una salita
non troppo lunga, ma che presenta un po' tutto quello che si può
trovare in alta montagna: avvicinamento su ghiacciaio, breve tratto
più ripido e ghiacciato dove non guasta avere qualche chiodo da
ghiaccio, e infine bella cresta di ottima roccia con qualche tratto
di IV grado. Dopo il Rateau saliamo la classica Mejie orientale. Già
arrivare al rifugio è un bel viaggio di 5 ore. Il rifugio, piccolo,
ma con accoglienza davvero ottima, è giustamente chiamato nido
d'aquila, e mai nome è stato più azzeccato! Il giorno dopo solo noi
tre e un'altra guida di Gillestre sulla Mejie, anche qui salita
completa e varia tra neve, ghiaccio e roccia, ghiacciai ancora ben
chiusi, e cresta che inizia a presentare qualche tratto ghiacciato
che però non disturba, anzi rende la salita ancora più interessante.
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24 Luglio.
Alpinismo: Dufour
Dopo un po'
di giri sul Rosa dal lato italiano, si cambia versante e si va dal
lato svizzero per la Dufour dalla Monterosahutte. Con Fabrizio e
Simone abbiamo salito la seconda vetta delle alpi dalla classica
cresta ovest. Giornata e condizioni incredibili, ghiacciai ben
chiusi, niente ghiaccio sulla cresta, tanto sole e assenza totale di
vento, di meglio non si poteva proprio chiedere!!
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10 Luglio.
Alpinismo: Monte Bianco
Dopo la lunga stagione scialpinistica è
iniziata quella alpinistica. Quest'anno ottime condizioni in alta
montagna, grazie alle abbondanti nevicate primaverili. E'
l'occasione allora per salire il monte Bianco dalla via italiana del
rifugio Gonella che si presenta in condizioni perfette con il
tormentato ghiacciaio che da accesso alla cresta ben chiuso e
percorribile. Come compagno di cordata Filippo, che ha deciso di
regalarsi la salita al Bianco per i suoi 50 anni.
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19 Giugno.
Scialpinismo: 4000 del Rosa
Si ritorna sugli sci dopo la parentesi
arrampicatoria Sarda. In compagnia di Martino e Filippo sfruttando
la prima funivia del mattino, saliamo in successione Balmenhorn,
Corno Nero e Ludwigshohe. Condizioni ottime, pochissima gente in
giro visto il giorno infrasettimanale e l'inizio della stagione. In
discesa riusciamo a sciare fino al Gabiet, in condizioni ben
superiori alle nostre aspettative, anche il canalino dell'Aquila è
in ottime condizioni, incredibilmente liscio e per la prima volta
senza gobbe!!
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7-17 Giugno.
Arrampicata: Sardegna-Ulassai
Dopo tanto sci, si riprende con la scalata
e la roccia. In questo caso niente di meglio di 10 giorni tra le
rocce della Sardegna. Questa volta siamo stati ad Ulassai, meta che
sta diventando giustamente una classica, visto le bellissime falesie
e soprattutto la comodità e la bellezza dei posti. Come sempre 10
giorni sono troppo pochi, toccherà tornare!!
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Maggio.
Scialpinismo: gite di fine stagione
Ancora tanta neve nel mese di maggio, ma
purtroppo tempo spesso perturbato e così i tanti programmi di gite
in quota vengono ridimensionati. Ma tra una perturbazione e un
acquazzone, qualche bella gita riusciamo a portarla a casa.
Ovviamente sempre solo gite con sci dalla macchina (a camminare ci
sarà tempo e modo di farlo già quest'estate!) come il Petit
Tournalin in val Tournanche o la testa di Coin nel vallone
d'Almiane.
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30 aprile.
Scialpinismo: concatenamento Jafferau, Vallonetto, Sommelier
Nonostante abbia già abbondantemente
superato il mio record di dislivello stagionale con gli sci, la
voglia di far fatica non è ancora scemata, oggi bel giro in buona
compagnia con il socio di gare Gabriele. Partiti dai Bacini
arriviamo a Rochemolles passando per Jafferau, Vallonetto (saliti e
scesi dal canale O) e Sommelier(scesi dal canale O), per un totale
di 2700m di dislivello e 33km di sviluppo. Condizioni strepitose!
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28 aprile.
Scialpinismo: Gran Paradiso
Di nuovo al Gran Paradiso, questa volta in
giornata assieme ai due fratelli ciclisti Tazio e Omar. Purtroppo il
veloce sopraggiungere di una perturbazione ci fa desistere alla
schiena d'asino, toccherà tornare!
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23-25 aprile.
Scialpinismo: Oberland
Bellissimo
raid tra le più belle montagne delle alpi. Con Filippo, Enrico e
Marco il primo giorno mettiamo i piedi su uno dei ghiacciai più
estesi delle alpi: l'Aletschgletscher. L'accesso è a dir poco
curioso, si passa attraverso un tunnel di 1km con ingresso da un
buco nella neve, ciccioni astenersi!! Dopo 14km dalla partenza
arriviamo alla KonkordiaHutte e i suoi famosi 476 gradini... Il
secondo giorno giro spettacolare: salita alla sella tra i due
Fiesherhorn dove posiamo gli sci, salita dei due Fiesch e poi
discesa nell'altro versante sul Fieschergletscher tra zone
crepacciate e imponenti seracchi fino alla Finsteraarhornhutten,
dove ci beviamo la meritata birra sulla terrazza, con vista a dir
poco panoramica! Il terzo giorno e ultimo giorno veniamo tutti e 4
rapiti da una montagna inizialmente a noi sconosciuta, ma che sembra
fatta apposta per essere sciata il Grosses Wannenhorn. Con i sui
3906m, non sarà un 4000, ma chissenefrega se poi ti regala una
sciata indimenticabile a degno coronamento di un raid fantastico!!!
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21-22 aprile.
Scialpinismo: Gran Paradiso
Si
prosegue la stagione dei 4000 con un classico Gran Paradiso. Con
Roberto, Carlo, Matteo, Martina, Giancarlo e Carlotta siamo saliti
dallo Chabod e scesi al Vittorio Emanuele risalendo poi verso il
vallone del Grand Etret per una bella sciata fino a Pont.
Temperature quasi estive e gran folla sulla montagna.
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18 aprile.
Skialp race: Patruilles des glacieres
La Patruille des Glacieres è una gara di
scialpinismo mitica che si corre ormai da tantissime edizione e
sicuramente la più dura con i suoi 62km e 4200m di dislivello. Il
percorso porta le squadre da Zermatt a Verbier lungo il percorso
della Chamonix-Zermatt. La particolarità della gara sono la scelta
dell'orario di partenza dalle 22 alle 3 del mattino da parte delle
squadre in base al proprio livello di allenamento, che costringe
però a fare buona parte del percorso di notte.
Quest'anno Adolfo e Maurizio, mi hanno
chiesto di accompagnarli e io "ignaro" della faticaccia che impone
una simile gara, non mi sono certo tirato indietro! Per essere per
entrambi la prima edizione della gara, siamo stati fortunati,
condizioni meteo e neve migliori di così difficilmente si trovano.
Per noi gara secondo gli obbiettivi, partenza alle 23:30 e arrivo a
Verbier alle 12:15. Un bravo ad Adolfo e Maurizio che hanno saputo
stringere i denti e superare gli inevitabili momenti di
crisi, portandosi a casa una gara mitica!!
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7-8 aprile.
Scialpinismo: Bishorn
Si
comincia la stagione dei 4000 con il Bishorn (4153m), probabilmente
il più sciistico degli 82 4000 delle alpi, con i suoi quasi 2700m di
dislivello in discesa su pendii fatti apposta per essere sciati. Con un bel gruppo di "fedeli" (Silvia,
Benedetta, Richi, Giorgio, Filippo, Enrico e Luca), abbiamo avuto la
fortuna di farlo in condizioni perfette. Sole per due giorni, niente
vento, sci dalla macchina e neve super!
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23-25 marzo.
Skialp race: Tour du Rutor
Tra le gare europee più
importanti di scialpinismo questa ancora mi mancava. Si tratta di
7000m di dislivello distribuiti in 3 giorni consecutivi di gare in
val Grisanche. Questa gara si effettua ogni due anni. Ottime
condizioni di neve e meteo, percorsi completi con la salita dei due
quasi 3500m della valle: il Rutor e lo Chateu Blanc il venerdì e la
domenica, con tante altre cime creste e canalini. Tutti i migliori
scialpinisti si danno appuntamento a questa gara, con ben 350
squadre da due componenti iscritte e vede la vittorio del duo
dell'Esercito Boscacci-Magnini. Io partecipo assieme all'amico e
collega Lele. Per noi un buon 65° posto finale, ma soprattutto
contenti di aver partecipato a questa edizione così fortunata dal
punto di vista delle condizioni, e di aver passato 4 giorni in
compagnia di tanti altri appassionati amatori e professionisti di
questo sport.
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18 marzo.
Skialp race: Circuito Piemonte
Tra una gita e l'altra
continua la stagione di gare di scialpinismo tanto per mantenersi in
forma e passare delle belle giornate in compagnia di
amici/avversari. Partecipo alle notturne di Bardonecchia, Prali e
Aquila e alla bella gara diurna di 1600m di dislivello con tre salite
e tre discese di Sampeyre. Per me buoni risultati, sempre nei 10
assoluti e sul podio master.
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14 marzo.
Scialpinismo: Becca di Nana
Una delle più belle
gite della stagione, lungo itinerario per raggiungere la croce di
vetta che si affaccia direttamente sopra Aosta. Solo noi
sull'itinerario e nessuna traccia, tanta fatica a tracciare, ma
ampiamente ripagati da una discesa stellare!!
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2-5 marzo.
Scialpinismo: Dolomiti di Cortina
A distanza di qualche
anno torno a fare scialpinismo in Dolomiti. Dopo anni di magra,
anche in queste zone tantissima neve e ottime condizioni per fare
gite. Come zona scegliamo le dolomiti ampezzane. Zone bellissime con
tanti canali che attraversano le numerose guglie presenti in questa
zona. In tre giorni effettuiamo tre bellissime gite sempre in
traversata tra cui l'immancabile traversata delle tre cime di
Lavaredo.
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26 febbraio.
Sci fuoripista: Jafferau
Giornata di fuoripista
azzeccata allo Jafferau. Nella notte gran nevicata e temperature
basse, unito al giorno infrasettimanale, fanno si che troviamo
condizioni strepitose. Tanta neve fredda, nessuno in giro e un
ambiente fiabesco con tutti i larici imbiancati.
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18 febbraio.
Scialpinismo: Flassin
Per smaltire le fatiche
della monterosaskialp della sera prima, niente di meglio (o
quasi...) di una gita in farina al Flassin! Con Davide, Filippo,
Carlo, Enrico e Martino saliamo dal vallone del Citrin e
raggiungiamo la cima per una facile cresta. Da lì scendiamo il
vallone classico del Flassin dove troviamo ancora ampi spazi vergini
dove poter fare le nostre curve.
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17 febbraio.
Skialp race: Monterosaskialp
Per la settima volta
partecipo alla gara di scialpinismo in notturna a coppie che si
svolge nel comprensorio del monterosa tra Champoluc e Gressoney per
un totale di 2700m di dislivello. Quest'anno come socio il giovane e
fortissimo Alberto (meno della metà dei miei anni...). Nonostante il
gap generazionale, facciamo una gara perfetta chiudendo settimi
assoluti su circa 100 squadre.
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13-14 febbraio.
Scialpinismo: Tabor
ODue giorni di
scialpinismoin valle stretta assieme ai fotografi scialpinisti
Paolo, Edoardo e Stefano. Il primo giorno saliamo al col du vallon,
discesa e notte all'ottimo rifugio dei Re Magi. Il giorno dopo
andiamo per la classicissima della valle: il monte Tabor.Anche qui
ottime condizioni con una spanna di neve fresca su fondo duro su
quasi tutto il percorso!
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12 febbraio.
Scialpinismo: Chalance Ronde
Ripercorro a distanza
di una settimana questo bel vallone sopra Fenils in compagnia di
Carlo, Alberto, Piero, Orfeo,Martino e Rosanna. L'obiettivo è la
discesa del versante nord, una volta affacciati su questo versante,
ci rendiamo conto delle non perfette condizioni del canale e
decidiamo quindi di scendere dalla via di salita, ma con la variante
finale di discesa verso Desert, dove troviamo ancora dell'ottima
farina!
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10 febbraio.
Scialpinismo: Gran Roc
Visto le buone
condizioni della neve incontrate il giorno prima, decidiamo di
andare al Gran Roc, una dellemete più ambite della zona di
Sestriere. Con Silvia, Filippo, Enrico, Martino e Tazio, saliamo
dalla classica salita da Pont Terrible. Dalla cima, sceso il
canalino ripido, scendiamo poi lungo il bel vallone che porta a
Brusà del Plan per una super traversata in condizioni strepitose.
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9 febbraio.
Scialpinismo: testa di Coin
Continuano le
condizioni strepitose per fare scialpinismo in val di Susa. Con
Martino partendo da Bardonecchia con gli impianti raggiungiamo la
cima dello Jafferau, da lì discesa in val fredda su ottima farina e
nessuna traccia. Dalle grange risaliamo i bei pendii a sud della
testa di Coin, dove a sorpresa troviamo una spanna di farina. Dopo
esserci goduti la discesa, risaliamo allo Jafferau e rientriamo a
Bardonecchia per un totale di 3000m di discesa totale.
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2-4 febbraio.
Scialpinismo: skialpcamp
Ottime condizioni di
meteo e neve per questa 3 giorni di scialpinismo in alta val Susa.
Il primo giorno saliamo la Seur con discesa del suo bel canale N che
regala sempre una gran bella sciata in farina, in questo caso
fresca, visto la nevicata della notte e soprattutto le temperature
decisamente rigide. Secondo giorno alziamo un po' l'asticella con il
monte Furgon e ilsuo canale O (diff. 4.2E2), in condizioni discrete
con la prima parte della discesa in neve impegnativa, buon grip ma
decisamente dura che non concedeva errori. Terzo giorno si va invece
alla Chalance Ronde da Fenils, bellissimo vallone e ampi pendii dove
poter lasciare la propria firma su neve farinosa, ottima conclusione
di questa riuscita tre giorni assieme a Martino, Diego, Enrico,
Alberto, Carlo1, Carlo2, Luli e Filippo.
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29 gennaio.
Scialpinismo: Gardiole
Confidando nelle
previsioni meteo, si parte da Cesana con nuvole e neve debole, ma
appena svalicato il Monginevro già cielo sereno e ambiente
imbiancato dalla nevicata notturna. Ne esce così una Gardiole da 5
stelle per la gioia mia, di Silvia, Martino e Luli.
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27 gennaio.
Scialpinismo: canale E Mezzodì e canale N cima della Seur
Uno dei più bei giri di
scialpinismo nella conca di Bardonecchia.Salita alla guglia di
Mezzodì dal canale spaccacorna,traversata in cresta fino alla cima
della Seur e discesa del bel canale N che riserva sempre bella neve
visto che è riparato dal vento e dal sole. Nessuna traccia in giro,
faticoso in salita, ma di gran soddisfazione in discesa!!
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15 gennaio.
Scialpinismo: canale N dello Jafferau e Tete Pierre Muret
Difficilmente ripeto
uno gita, però viste le condizioni trovate il giorno prima, e
soprattutto dopo aver guardato le condizioni dei canali dello
Jafferau, ritorno con voglia nelle stesse zone del giorno prima.
Quindi di nuovo Tete Pierre Muret con Gabriele, ma questa volta
prima saliamo allo Jafferau, poi discesa del canale N diretto
(diff.: 4,2 E2), poche volte in così buone condizioni. Dopo la
discesa di questi bei 800m di canale, risaliamo alla muret, sempre
in condizioni strepitose.
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14 gennaio.
Scialpinismo: Tete Pierre Muret
Prima gita di
scialpinismo di Davide. La meta iniziale era più classica e ideale
per un principiante, ma viste le supercondizioni della neve e del
buon allenamento e tecnica dimostrata subito alle prime inversioni
da parte di Davide; decidiamo per il bersaglio grosso: la Tete
Pierre Muret! Condizioni strepitose, forse una delle più belle
discese di sempre, farina da cima a fondo. Bravissimo Davide che si
è fatto 1600m come prima gita!!!
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11-12-13 gennaio.
Fuoripista: Crevacol, Jafferau
I migliori tre giorni
di polvere di sempre!! Finalmente una grande nevicata perfetta,
tanta neve, ma subito consolidata, l'assenza di vento e le
temperature fredde fanno il resto. Manto nevoso a dir poco
perfetto!! Con diversi fortunati (Martino, Carlo, Luli, Viola,
Roberto, Davide, Diego , Tazio e Marco)passo tre giornate di polvere
tra Crevacol e Jafferau che difficilmente si dimenticheranno!
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