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2018

29-31 dicembre. Scialpinismo: val Clareè

Visto l'anticipo di primavera, nonostante il calendario dica che siamo a fine dicembre, per festeggiare degnamente la fine del 2018, con un nutrito gruppo di scialpinisti passo una bella tre giorni tra val clareè e valle stretta. Si comincia con Martino e Arturo con uno splendido Tabor dal pian del colle. Sci dalla macchina, salita tutta per noi e neve incredibilmente bellissima, uno dei Tabor migliori di sempre, farina pressata in alto seguita da ottima neve trasformata in basso. Il 30 ci si sposta in val Clareè con l'aggiunta di Enrico, Silvia, Carlotta, Giancarlo, Roberto e Luli. Primo giorno classico Pic du Lac Blanc, un po' sotto le aspettative causa vento che non ha permesso alla neve di mollare nella parte bassa. La sera pernotto assieme a Silvia, Martino e a Tazio che ci raggiunge nella notte, al bel refuge du Laval, e il 31 si festeggia la fine dell'anno con una rocca gran Tempesta in boucle con discesa sul refuge Drayer.
 

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20 dicembre. Scialpinismo: monte Vin Vert

Per ora non è la stagione sciistica più nevosa degli ultimi anni, però sapendo cogliere il momento giusto e sfruttando le migliori condizioni possono venire fuoti delle belle giornate di sci. E così è stato per questo giro in compagnia di Enrico. Visto che sotto i 2000m c'è poco fondo, tanto vale ripetere il giro dello Jafferau dai bacini, questa volta però grazie alla nevicata della notte, ad accoglierci tenta bella neve fresca invernale su tutto il percorso. Una volta scesi in val fredda, saliamo al monte Vin Vert, grande fatica a battere la traccia, ma mega godimento in discesa, che è proseguito anche sulla bella discesa in fuoripista dello Jafferau.
 

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15 dicembre. Scialpinismo: Testa di Coin

La stagione scialpinistica incomincia con una bella traversata: dai Bacini salita allo Jafferau, discesa in val fredda su ottima farina e risalita sui bei pendii soleggiati della testa di Coin, per poi rientrare ai bacini per un totale di 2300m e 20km. Giro effettuato in compagnia di Martino, Carlo e Alberto, ottimo allenamento per progetti futuri (Mezzalama??!!??)
 

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5-12 novembre. Arrampicata: Sardegna

Le tradizioni vanno rispettate, e così anche quest'anno classica trasferta autunnale in Sardegna in compagnia di Olivier. Visto il perdurare delle piogge in Piemonte, non potevamo scegliere periodo migliore, arrivare in Sardegna e trovare il sole per 7 giorni vale già la trasferta! Ma visto che la discesa in Sardegna prevedeva scalare, non ci siamo tirati indietro, e abbiamo consumato, come da consuetudine, pelle delle dita e braccia tra le rocce del supramonte.
Ecco l'elenco delle vie e falesie visitate durante questa settimana:

Monte Oddeu - Se vedi grigio sposta l'elefante: 210m 7a max, 6c obbl, S2+. Necessarie 2 corde da 60, 15 rinvii ed eventualmente qualche friend medio/piccolo per proteggere i tratti più facili. Bella via che sale per muri grigi, con qualche tratto di roccia più rotta, strepitoso il quarto tiro. Discesa in doppia sulla via.

Monte Uddè - La Sguercia:
260m 7b max, 6b+ obbl, S2. Necessarie 2 corde da 60m, 12 rinvii, utile qualche friend piccolo per proteggere i tratti più facili. Una delle prime vie aperte nel bell'anfiteatro del monte Uddè, Via continua con i due tiri più impegnativi su roccia impeccabile.

Punta Argennas - Autopsia per un alieno:
135m 7b max, 6b+ obbl, S1+. Via di soli 4 tiri, tutti bellissimi e omogenei (7a+, 6c+, 7a, 7b). Via chiodata dall'alto stile falesia, necessari solo 15 rinvii, discesa a piedi o in doppia (basta una corda da 80m).

Falesia Genna Croce:
Falesia esposta ad est e situata a circa 1000mdi quota, ottima con il caldo. Muro verticale grigio compattissimo, vie tecniche dove servono piedi precisi e dita forti.

Falesia Pederiva: Settore storico della codula Fuili, forse una delle falesie di cala Gonone con la roccia migliore, un bell'antro strapiombante di roccia rossa con un bel mix di canne, buchi e tacche.
 

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11-26 Settembre. Viaggi: Cile, scialpinismo sui vulcani

La stagione sciistica quest'anno incomincia presto. Con un bel gruppo di agguerriti skialper (Barbara, Cristiana, Tazio, Martino, Luli, Gabriele, Adolfo e Giorgio), siamo migrati dall'altra parte dell'oceano alla volta dei vulcani cileni. Il viaggio parte subito alla grande, le belle giornate di sole e le ottime condizioni di neve ci permettono subito di salire i vulcani Nevado de Chillan, l'Antuco e di fare un paio di tentativi al Loquimay. Poi purtroppo l'arrivo del maltempo ha cambiato i nostri piani e da skitour, il nostro viaggio si è trasformato in un viaggio enogastronomico verso il sud, facendo i turisti fino alla bellissima isola di Chiloe e consolandoci con l'ottima cucina cilena e i suoi vini.
Toccherà quindi tornare per salire i vulcani del sud, anche perché i paesaggi visti sono bellissimi, la neve e i pendii incontrati sembrano fatti apposta per lo scialpinismo e soprattutto sciare assistendo in diretta ad una esplosione da un'emozione semplicemente indescrivibile!!!

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11-27 Agosto. Viaggi: Ladakh, trekking Markha Valley, Kang Yatze (6246m) e Dzo Jongo (6230m)

Ero già stato in Ladakh nel 2015 con un gruppo ed eravamo stati nella valle di Stok con la salita ai 6180m dello Stok Kangri. Viaggio riuscitissimo tanto che a 3 anni di distanza con me torna anche metà del gruppo del 2015. In totale siamo in 9 che voliamo in India: io, Rosanna, Idilia, Rossella, Gianpiero, Mario, Enzo, Simone e Fabio. Dopo la fase di acclimatamento tra la visita della capitale Leh e del bel lago Pangong, partiamo per il trekking della Markha Valley. Con noi c'è in pratica lo stesso staff della volta scorsa capitanato da Eidgah e dai due Sherpa nepalesi Lakpa e Shira che mi aiuteranno ad accompagnare il gruppo alla scalata dei due 6000 in programma. Notti sempre in tenda e trasporto del materiale coi cavalli e muli.
Il trekking della Markha Valley è uno dei più frequentati del Ladakh, per bellezza e facilità di accesso. Nonostante questo rimane un posto selvaggio e spesso abbiamo condiviso i campi con non più di una o due spedizioni. Dopo 4 giorni arriviamo ai 5050m del campo base del Kang Yatze, il primo dei due obiettivi della spedizione. Il giorno successivo mentre l'intero gruppo riposa e continua la fase di acclimatamento, io e Lakpa saliamo fin a 5700m per vedere le condizioni della salita. La salita ai 6246m del Kang Yatze prevede una prima parte facile su pietraia per poi proseguire con un pendio glaciale sui 35/40° fortunatamente in ottime condizioni grazie alle nevicate recenti. Si parte all'1 di notte, e dopo circa 6 ore tutto il gruppo diviso in tre cordate arriva in cima, foto e festeggiamenti di rito e poi veloce discesa al campo base dove ci aspetta la classica zuppa di noddles, ottima per reintregrare carboidrati e liquidi, e il giusto riposo.
Il giorno successivo ci spostiamo di valle e arriviamo ai 5100m del campo base dello Dzo Jongo (6230m). Non si cambia il programma vincente e quindi prima della salita altro giorno di riposo nel quale io e Lakpa ci concediamo una veloce salita alla vetta (4h tra andata e ritorno) in modo da constatare di persona le condizioni dell'itinerario. Anche qui ottime condizioni, salita tutta asciutta, possiamo lasciare al campo picozza e ramponi. Il giorno dopo si ripete la salita con tutto il gruppo, questa volta a un ritmo più tranquillo, godendo anche dei bellissimi scenari che offre questa cima, con vista che spazia tra le montagne del Ladakh e del Karakorum.
A questo punto non ci rimane che un giorno di trekking per superare il Kongmaru La (5230m) e rientrare a Leh dove possiamo finalmente brindare con la birra (e non più a thè...) le salite e il bel trekking effettuato.

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4-6 Agosto. Alpinismo: Stralhorn e Allalinhorn

E' dall'estate del 2010 che ogni anno (a parte lo scorso, causa mio infortunio...) il trio trentino di Bepi, Rino e Claudia viene con me a fare un giro tra le montagne e i 4000 delle alpi dell'ovest. Dopo essere stati tra il Rosa, gli Ecrins, il Monviso e il Gran Paradiso, torniamo per la terza volta nel Vallese. Facendo base nell'ottima Britanniahutte, saliamo in successione lo Stralhorn e l'Allalinhorn. Gran caldo, ghiacciai che iniziano a soffrirne, ma condizioni ancora buone e altri due 4000 conquistati dai tre trentini!

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27-30 Luglio. Alpinismo: Rateau e Mejie

Come sempre gli Ecrins sono garanzia di belle salite, ambiente selvaggi e poca gente in giro. Con Carlotta e Giancarlo prima saliamo la bella cresta ovest del Rateau, una salita non troppo lunga, ma che presenta un po' tutto quello che si può trovare in alta montagna: avvicinamento su ghiacciaio, breve tratto più ripido e ghiacciato dove non guasta avere qualche chiodo da ghiaccio, e infine bella cresta di ottima roccia con qualche tratto di IV grado. Dopo il Rateau saliamo la classica Mejie orientale. Già arrivare al rifugio è un bel viaggio di 5 ore. Il rifugio, piccolo, ma con accoglienza davvero ottima, è giustamente chiamato nido d'aquila, e mai nome è stato più azzeccato! Il giorno dopo solo noi tre e un'altra guida di Gillestre sulla Mejie, anche qui salita completa e varia tra neve, ghiaccio e roccia, ghiacciai ancora ben chiusi, e cresta che inizia a presentare qualche tratto ghiacciato che però non disturba, anzi rende la salita ancora più interessante.

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24 Luglio. Alpinismo: Dufour

Dopo un po' di giri sul Rosa dal lato italiano, si cambia versante e si va dal lato svizzero per la Dufour dalla Monterosahutte. Con Fabrizio e Simone abbiamo salito la seconda vetta delle alpi dalla classica cresta ovest. Giornata e condizioni incredibili, ghiacciai ben chiusi, niente ghiaccio sulla cresta, tanto sole e assenza totale di vento, di meglio non si poteva proprio chiedere!!

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10 Luglio. Alpinismo: Monte Bianco

Dopo la lunga stagione scialpinistica è iniziata quella alpinistica. Quest'anno ottime condizioni in alta montagna, grazie alle abbondanti nevicate primaverili. E' l'occasione allora per salire il monte Bianco dalla via italiana del rifugio Gonella che si presenta in condizioni perfette con il tormentato ghiacciaio che da accesso alla cresta ben chiuso e percorribile.
Come compagno di cordata Filippo, che ha deciso di regalarsi la salita al Bianco per i suoi 50 anni.

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19 Giugno. Scialpinismo: 4000 del Rosa

Si ritorna sugli sci dopo la parentesi arrampicatoria Sarda. In compagnia di Martino e Filippo sfruttando la prima funivia del mattino, saliamo in successione Balmenhorn, Corno Nero e Ludwigshohe. Condizioni ottime, pochissima gente in giro visto il giorno infrasettimanale e l'inizio della stagione. In discesa riusciamo a sciare fino al Gabiet, in condizioni ben superiori alle nostre aspettative, anche il canalino dell'Aquila è in ottime condizioni, incredibilmente liscio e per la prima volta senza gobbe!!

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7-17 Giugno. Arrampicata: Sardegna-Ulassai

Dopo tanto sci, si riprende con la scalata e la roccia. In questo caso niente di meglio di 10 giorni tra le rocce della Sardegna. Questa volta siamo stati ad Ulassai, meta che sta diventando giustamente una classica, visto le bellissime falesie e soprattutto la comodità e la bellezza dei posti. Come sempre 10 giorni sono troppo pochi, toccherà tornare!!

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Maggio. Scialpinismo: gite di fine stagione

Ancora tanta neve nel mese di maggio, ma purtroppo tempo spesso perturbato e così i tanti programmi di gite in quota vengono ridimensionati. Ma tra una perturbazione e un acquazzone, qualche bella gita riusciamo a portarla a casa. Ovviamente sempre solo gite con sci dalla macchina (a camminare ci sarà tempo e modo di farlo già quest'estate!) come il Petit Tournalin in val Tournanche o la testa di Coin nel vallone d'Almiane.

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30 aprile. Scialpinismo: concatenamento Jafferau, Vallonetto, Sommelier

Nonostante abbia già abbondantemente superato il mio record di dislivello stagionale con gli sci, la voglia di far fatica non è ancora scemata, oggi bel giro in buona compagnia con il socio di gare Gabriele. Partiti dai Bacini arriviamo a Rochemolles passando per Jafferau, Vallonetto (saliti e scesi dal canale O) e Sommelier(scesi dal canale O), per un totale di 2700m di dislivello e 33km di sviluppo. Condizioni strepitose!

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28 aprile. Scialpinismo: Gran Paradiso

Di nuovo al Gran Paradiso, questa volta in giornata assieme ai due fratelli ciclisti Tazio e Omar. Purtroppo il veloce sopraggiungere di una perturbazione ci fa desistere alla schiena d'asino, toccherà tornare!

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23-25 aprile. Scialpinismo: Oberland

Bellissimo raid tra le più belle montagne delle alpi. Con Filippo, Enrico e Marco il primo giorno mettiamo i piedi su uno dei ghiacciai più estesi delle alpi: l'Aletschgletscher. L'accesso è a dir poco curioso, si passa attraverso un tunnel di 1km con ingresso da un buco nella neve, ciccioni astenersi!! Dopo 14km dalla partenza arriviamo alla KonkordiaHutte e i suoi famosi 476 gradini... Il secondo giorno giro spettacolare: salita alla sella tra i due Fiesherhorn dove posiamo gli sci, salita dei due Fiesch e poi discesa nell'altro versante sul Fieschergletscher tra zone crepacciate e imponenti seracchi fino alla Finsteraarhornhutten, dove ci beviamo la meritata birra sulla terrazza, con vista a dir poco panoramica! Il terzo giorno e ultimo giorno veniamo tutti e 4 rapiti da una montagna inizialmente a noi sconosciuta, ma che sembra fatta apposta per essere sciata il Grosses Wannenhorn. Con i sui 3906m, non sarà un 4000, ma chissenefrega se poi ti regala una sciata indimenticabile a degno coronamento di un raid fantastico!!!

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21-22 aprile. Scialpinismo: Gran Paradiso

Si prosegue la stagione dei 4000 con un classico Gran Paradiso. Con Roberto, Carlo, Matteo, Martina, Giancarlo e Carlotta siamo saliti dallo Chabod e scesi al Vittorio Emanuele risalendo poi verso il vallone del Grand Etret per una bella sciata fino a Pont. Temperature quasi estive e gran folla sulla montagna.

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18 aprile. Skialp race: Patruilles des glacieres

La Patruille des Glacieres è una gara di scialpinismo mitica che si corre ormai da tantissime edizione e sicuramente la più dura con i suoi 62km e 4200m di dislivello. Il percorso porta le squadre da Zermatt a Verbier lungo il percorso della Chamonix-Zermatt. La particolarità della gara sono la scelta dell'orario di partenza dalle 22 alle 3 del mattino da parte delle squadre in base al proprio livello di allenamento,  che costringe però a fare buona parte del percorso di notte.
Quest'anno Adolfo e Maurizio, mi hanno chiesto di accompagnarli e io "ignaro" della faticaccia che impone una simile gara, non mi sono certo tirato indietro! Per essere per entrambi la prima edizione della gara, siamo stati fortunati, condizioni meteo e neve migliori di così difficilmente si trovano. Per noi gara secondo gli obbiettivi, partenza alle 23:30 e arrivo a Verbier alle 12:15. Un bravo ad Adolfo e Maurizio che hanno saputo stringere i denti e superare gli inevitabili momenti di crisi, portandosi a casa una gara mitica!!

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7-8 aprile. Scialpinismo: Bishorn

Si comincia la stagione dei 4000 con il Bishorn (4153m), probabilmente il più sciistico degli 82 4000 delle alpi, con i suoi quasi 2700m di dislivello in discesa su pendii fatti apposta per essere sciati. Con un bel gruppo di "fedeli" (Silvia, Benedetta, Richi, Giorgio, Filippo, Enrico e Luca), abbiamo avuto la fortuna di farlo in condizioni perfette. Sole per due giorni, niente vento, sci dalla macchina e neve super!

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23-25 marzo. Skialp race: Tour du Rutor

Tra le gare europee più importanti di scialpinismo questa ancora mi mancava. Si tratta di 7000m di dislivello distribuiti in 3 giorni consecutivi di gare in val Grisanche. Questa gara si effettua ogni due anni. Ottime condizioni di neve e meteo, percorsi completi con la salita dei due quasi 3500m della valle: il Rutor e lo Chateu Blanc il venerdì e la domenica, con tante altre cime creste e canalini. Tutti i migliori scialpinisti si danno appuntamento a questa gara, con ben 350 squadre da due componenti iscritte e vede la vittorio del duo dell'Esercito Boscacci-Magnini. Io partecipo assieme all'amico e collega Lele. Per noi un buon 65° posto finale, ma soprattutto contenti di aver partecipato a questa edizione così fortunata dal punto di vista delle condizioni, e di aver passato 4 giorni in compagnia di tanti altri appassionati amatori e professionisti di questo sport.

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18 marzo. Skialp race: Circuito Piemonte

Tra una gita e l'altra continua la stagione di gare di scialpinismo tanto per mantenersi in forma e passare delle belle giornate in compagnia di amici/avversari. Partecipo alle notturne di Bardonecchia, Prali e Aquila e alla bella gara diurna di 1600m di dislivello con tre salite e tre discese di Sampeyre. Per me buoni risultati, sempre nei 10 assoluti e sul podio master.

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14 marzo. Scialpinismo: Becca di Nana

Una delle più belle gite della stagione, lungo itinerario per raggiungere la croce di vetta che si affaccia direttamente sopra Aosta. Solo noi sull'itinerario e nessuna traccia, tanta fatica a tracciare, ma ampiamente ripagati da una discesa stellare!!

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2-5 marzo. Scialpinismo: Dolomiti di Cortina

A distanza di qualche anno torno a fare scialpinismo in Dolomiti. Dopo anni di magra, anche in queste zone tantissima neve e ottime condizioni per fare gite. Come zona scegliamo le dolomiti ampezzane. Zone bellissime con tanti canali che attraversano le numerose guglie presenti in questa zona. In tre giorni effettuiamo tre bellissime gite sempre in traversata tra cui l'immancabile traversata delle tre cime di Lavaredo.

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26 febbraio. Sci fuoripista: Jafferau

Giornata di fuoripista azzeccata allo Jafferau. Nella notte gran nevicata e temperature basse, unito al giorno infrasettimanale, fanno si che troviamo condizioni strepitose. Tanta neve fredda, nessuno in giro e un ambiente fiabesco con tutti i larici imbiancati.

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18 febbraio. Scialpinismo: Flassin

Per smaltire le fatiche della monterosaskialp della sera prima, niente di meglio (o quasi...) di una gita in farina al Flassin! Con Davide, Filippo, Carlo, Enrico e Martino saliamo dal vallone del Citrin e raggiungiamo la cima per una facile cresta. Da lì scendiamo il vallone classico del Flassin dove troviamo ancora ampi spazi vergini dove poter fare le nostre curve.

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17 febbraio. Skialp race: Monterosaskialp

Per la settima volta partecipo alla gara di scialpinismo in notturna a coppie che si svolge nel comprensorio del monterosa tra Champoluc e Gressoney per un totale di 2700m di dislivello. Quest'anno come socio il giovane e fortissimo Alberto (meno della metà dei miei anni...). Nonostante il gap generazionale, facciamo una gara perfetta chiudendo settimi assoluti su circa 100 squadre.

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13-14 febbraio. Scialpinismo: Tabor

ODue giorni di scialpinismoin valle stretta assieme ai fotografi scialpinisti Paolo, Edoardo e Stefano. Il primo giorno saliamo al col du vallon, discesa e notte all'ottimo rifugio dei Re Magi. Il giorno dopo andiamo per la classicissima della valle: il monte Tabor.Anche qui ottime condizioni con una spanna di neve fresca su fondo duro su quasi tutto il percorso!

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12 febbraio. Scialpinismo: Chalance Ronde

Ripercorro a distanza di una settimana questo bel vallone sopra Fenils in compagnia di Carlo, Alberto, Piero, Orfeo,Martino e Rosanna. L'obiettivo è la discesa del versante nord, una volta affacciati su questo versante, ci rendiamo conto delle non perfette condizioni del canale e decidiamo quindi di scendere dalla via di salita, ma con la variante finale di discesa verso Desert, dove troviamo ancora dell'ottima farina!

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10 febbraio. Scialpinismo: Gran Roc

Visto le buone condizioni della neve incontrate il giorno prima, decidiamo di andare al Gran Roc, una dellemete più ambite della zona di Sestriere. Con Silvia, Filippo, Enrico, Martino e Tazio, saliamo dalla classica salita da Pont Terrible. Dalla cima, sceso il canalino ripido, scendiamo poi lungo il bel vallone che porta a Brusà del Plan per una super traversata in condizioni strepitose.

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9 febbraio. Scialpinismo: testa di Coin

Continuano le condizioni strepitose per fare scialpinismo in val di Susa. Con Martino partendo da Bardonecchia con gli impianti raggiungiamo la cima dello Jafferau, da lì discesa in val fredda su ottima farina e nessuna traccia. Dalle grange risaliamo i bei pendii a sud della testa di Coin, dove a sorpresa troviamo una spanna di farina. Dopo esserci goduti la discesa, risaliamo allo Jafferau e rientriamo a Bardonecchia per un totale di 3000m di discesa totale.

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2-4 febbraio. Scialpinismo: skialpcamp

Ottime condizioni di meteo e neve per questa 3 giorni di scialpinismo in alta val Susa. Il primo giorno saliamo la Seur con discesa del suo bel canale N che regala sempre una gran bella sciata in farina, in questo caso fresca, visto la nevicata della notte e soprattutto le temperature decisamente rigide. Secondo giorno alziamo un po' l'asticella con il monte Furgon e ilsuo canale O (diff. 4.2E2), in condizioni discrete con la prima parte della discesa in neve impegnativa, buon grip ma decisamente dura che non concedeva errori. Terzo giorno si va invece alla Chalance Ronde da Fenils, bellissimo vallone e ampi pendii dove poter lasciare la propria firma su neve farinosa, ottima conclusione di questa riuscita tre giorni assieme a Martino, Diego, Enrico, Alberto, Carlo1, Carlo2, Luli e Filippo.

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29 gennaio. Scialpinismo: Gardiole

Confidando nelle previsioni meteo, si parte da Cesana con nuvole e neve debole, ma appena svalicato il Monginevro già cielo sereno e ambiente imbiancato dalla nevicata notturna. Ne esce così una Gardiole da 5 stelle per la gioia mia, di Silvia, Martino e Luli.

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27 gennaio. Scialpinismo: canale E Mezzodì e canale N cima della Seur

Uno dei più bei giri di scialpinismo nella conca di Bardonecchia.Salita alla guglia di Mezzodì dal canale spaccacorna,traversata in cresta fino alla cima della Seur e discesa del bel canale N che riserva sempre bella neve visto che è riparato dal vento e dal sole. Nessuna traccia in giro, faticoso in salita, ma di gran soddisfazione in discesa!!

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15 gennaio. Scialpinismo: canale N dello Jafferau e Tete Pierre Muret

Difficilmente ripeto uno gita, però viste le condizioni trovate il giorno prima, e soprattutto dopo aver guardato le condizioni dei canali dello Jafferau, ritorno con voglia nelle stesse zone del giorno prima. Quindi di nuovo Tete Pierre Muret con Gabriele, ma questa volta prima saliamo allo Jafferau, poi discesa del canale N diretto (diff.: 4,2 E2), poche volte in così buone condizioni. Dopo la discesa di questi bei 800m di canale, risaliamo alla muret, sempre in condizioni strepitose.

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14 gennaio. Scialpinismo: Tete Pierre Muret

Prima gita di scialpinismo di Davide. La meta iniziale era più classica e ideale per un principiante, ma viste le supercondizioni della neve e del buon allenamento e tecnica dimostrata subito alle prime inversioni da parte di Davide; decidiamo per il bersaglio grosso: la Tete Pierre Muret! Condizioni strepitose, forse una delle più belle discese di sempre, farina da cima a fondo. Bravissimo Davide che si è fatto 1600m come prima gita!!!

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11-12-13 gennaio. Fuoripista: Crevacol, Jafferau

I migliori tre giorni di polvere di sempre!! Finalmente una grande nevicata perfetta, tanta neve, ma subito consolidata, l'assenza di vento e le temperature fredde fanno il resto. Manto nevoso a dir poco perfetto!! Con diversi fortunati (Martino, Carlo, Luli, Viola, Roberto, Davide, Diego , Tazio e Marco)passo tre giornate di polvere tra Crevacol e Jafferau che difficilmente si dimenticheranno!

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